L’uso del software libero e dell’open source nelle Pubbliche amministrazioni come strategia di efficienza e risparmio economico, ma soprattutto garanzia di libero accesso ai dati a tutti i cittadini. Per la prima volta LibreItalia, associazione nazionale che si occupa della divulgazione del software libero, sbarca a Palermo.

Quest’anno infatti il capoluogo siciliano è stato scelto come sede per la sesta conferenza italiana LibreItaliaConf 2019, che si terrà l’11 maggio ai Cantieri Culturali della Zisa (Sala De Seta), a partire dalle 9.

Partner dell’iniziativa l’associazione palermitana Free Circle e il gruppo Open data Sicilia. L’evento vedrà inoltre la partecipazione di molte comunità di utenti di software libero, non solo italiane ma anche internazionali, come per esempio Mozilla Italia, Ubuntu-it e The Document Foundation.

L’associazione LibreItalia Onlus si occupa della divulgazione dell’uso e della conoscenza di LibreOffice, suite d’automazione di ufficio libera e basata su formati aperti e standard (come l’ODT, Open Document Text, per i documenti di testo o l’ODS per i fogli di calcolo, e tanti altri).

Il «Codice dell’Amministrazione Digitale», emanato con decreto legislativo (n 82) nel 2005, impone alle pubbliche amministrazioni l’utilizzo preferenziale di programmi di software libero/open source e formati aperti e standard per favorire la riusabilità del codice, prodotto all’interno della Pubblica Amministrazione stessa, nei confronti di altre amministrazioni.

Software libero significa anche gratuità della licenza d’uso, quindi con un notevole risparmio economico per enti pubblici e cittadini. Ad oggi infatti l’uso di software proprietari più comuni comporta dei costi di utilizzo non trascurabili: per esempio, i pacchetti Microsoft Office e Google Apps, giusto per citare i due colossi più noti, contengono codice specifico che rende i dati riportati nei file fruibili solo se vengono utilizzati gli stessi software o, in alcuni casi, addirittura la stessa versione di quest’ultimo.

Ciò costringe cittadini ed enti, da un lato, a dotarsi dello stesso programma utilizzato per la produzione di questi file,
sobbarcandosi i costi delle licenze; dall’altro impedisce il libero scambio e la libera elaborazione dei dati.

Il passaggio dai software proprietari a quelli liberi insomma comporta notevoli risparmi economici alla comunità. Per esempio, il Ministero della Difesa italiano ha dichiarato di poter risparmiare fra i 26 e i 29 milioni di euro con il solo passaggio alla suite LibreOffice.

Di questo e degli altri vantaggi del software libero si parlerà nella LibreItaliaConf 2019 di Palermo, organizzata con il patrocinio dell’Ordine degli Ingeneri di Palermo e del Comune di Palermo.

Per partecipare alla Sesta Conferenza nazionale LibreItaliaConf 2019 è possibile
registrarsi sulla piattaforma eventbrite al sito https://www.eventbrite.it/e/biglietticonferenza-libreitalia-palermo-2019-59876453083

È inoltre possibile ottenere maggiori informazioni sulla conferenza visitando la pagina relativa https://www.libreitalia.org/sesta-conferenza-italiana-libreitalia-2019/

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