Abrogare tutti i contratti del personale esterno assunto nei gruppi parlamentari (D6), negli staff dei componenti del Consiglio di presidenza dell’Ars, nella Fondazione Federico II, cancellare i rapporti di lavoro di chi è stato assunto nei 162 enti regionali e ridurre le indennità dei deputati introducendo al contempo un premio per gli onorevoli più virtuosi.

Le misure sono contenute in un pacchetto di emendamenti del deputato Cateno De Luca che ha presentato le norme in conferenza stampa a Palazzo dei Normanni. Il parlamentare del gruppo Misto ha depositato in totale 750 emendamenti alla manovra finanziaria e sottolinea come non abbia predisposto un numero maggiore di proposte di modifica solo perchè impegnato nella campagna elettorale per l’elezione del sindaco di Messina.

Il deputato di Sicilia Vera, chiacchierato per i suoi metodi, per le proteste in mutande, per le numerose inchieste da cui è sempre uscito assolto e primo degli arrestati nella nuova legislatura, attacca i dipendenti e gli incaricati dell’ars.

Il pacchetto di emendamenti presentati li definice ‘no fake’ per un bilancio reale e contro quello del governo che sarebbe un bilancio finto. De Luca, formalmente eletto nella maggioranza, è uno dei deputatioc he hanno subito messo in crisi proprio la risicata maggioranza di Musumeci facendola diventare minoranza in men che non si dica.

“Ci sono enti che dal 2011 non presentano bilanci consuntivi. Come mai? Perché nessuno è intervenuto? Ho chiesto più volte quanti sono i dipendenti di questi 161 enti ma nessuno lo sa, io ne stimo 2-3 mila. E’ possibile? Il governo non può continuare a tollerare questa situazione. Ecco perché tra gli emendamenti che ho presentato alla manovra c’è una norma che prevede la decadenza degli amministratori degli enti che non presentano i bilanci alla giunta, oltre al licenziamento di tutto il personale assunto non si capisce in che modo”.

poi sulle vicende politiche che lo vedono ormai praticamente fuorid alla maggiorasnza ha aggiunto: “Non sarò io a fare saltare il banco e a far sciogliere l’Ars perché significa fare scoppiare la bomba, che invece può essere disinnescata: ma il governo non può pensare di avere il mio voto con questo ricatto morale. Il governo è prigioniero degli alti burocrati, si deve liberare e avviare gli interventi strutturali promessi in campagna elettorale”.