Stefanel annuncia la chiusura del punto vendita di via Ruggero Settimo a Palermo e comunica ai sindacati il licenziamento dei cinque dipendenti. La società ha spiegato che i motivi sono legati alla crisi e al pesante calo di fatturato che negli ultimi tre anni si è aggravato.
“La decisione ci lascia sbigottiti – dice Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia – avevamo chiesto informazioni all’azienda perchè da qualche tempo non arrivava merce, ma non è stata data alcuna risposta. Abbiamo il ragionevole dubbio che sotto ci possa essere un tentativo di cessione ad altra azienda. Vigileremo per tutelare i dipendenti che da più di dieci anni lavorano in questo punto vendita”.
Nel 2009 l’azienda ha fatto ricorso a riduzione del personale, con contratti di solidarietà e cassa integrazione, proseguendo con gli ammortizzatori sociali fino al 2015. Adesso la società ha avviato un piano di ristrutturazione che prevede la chiusura dei punti vendita locali in negativo. A Palermo la cessazione delle attività è annunciata per il 23 giugno.
“Un altro grande marchio- – dichiara Mimma Calabrò, segretario Generale Fisascat Cisl Palermo Trapani – che, a seguito del trend sempre più negativo, decide di chiudere i negozi che incidono negativamente sulle performances aziendali con la nefasta perdita di altra occupazione. Il salotto di Palermo, quindi, viene depauperato di altra insegna multinazionale. Una città che conta decine di posti di lavoro persi quotidianamente difficilmente potrà virare il trend negativo e far ripartire il commercio se le disponibilità economiche delle famiglie non bastano neppure per i beni di prima necessità. Non possiamo rimanere inermi di fronte a tali scenari. Urgono interventi strutturali delle forze che politiche e istituzionali che nonostante decantino ripresa economica poco sembrano fare a tutela dei posti di lavoro e del vero rilancio dell’economia. Non è più il tempo dei proclami ma di fatti concreti per evitare che altri siciliani si trovino obbligati a lasciare la propria terra in cerca di un lavoro”.
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