Roberto Lagalla risponde alle dichiarazioni di Graziamaria Pistorino, segretaria della Flc e Cgil Sicilia e del presidente della Consulta provinciale degli studenti, Flavio Scuderi, in merito alla sperimentazione avviata dal Miur per il conseguimento del diploma in quattro anni.
La Pistorino aveva affermato infatti: “La sperimentazione voluta dal Miur per la riduzione a quattro anni del ciclo di studi nei licei e negli istituti tecnici è una vera e propria sciagura, sia per gli studenti che per il personale della scuola. Se dovesse entrare a regime solo in Sicilia sarebbero a rischio circa 4 mila posti di insegnamento sui 20 mila attualmente funzionanti presso le scuole secondarie superiori. Ripercussioni anche sul personale Ata”.
“Premesso che le sperimentazioni in quanto tali esprimono sempre un valore innovativo – spiega Lagalla – mi permetto di osservare, senza alcun intento polemico, come quasi tutti i sistemi scolastici dei paesi europei e dell’area OCSE abbiano da tempo adottato il modello di formazione quadriennale. Sono convinto che la sperimentazione aiuterà la ricerca di idonei modelli operativi così come, nel condividere le preoccupazioni occupazionali espresse da Flc Cgil Sicilia e della Consulta provinciale degli studenti, ritengo che il corpo docente, lungi dall’essere ridimensionato, potrebbe essere utilmente impiegato attraverso un più moderno ed efficace schema di insegnamento, che tenga conto di competenze, abilità specifiche ed approfondimenti tematici”.
L’Assessorato vigilerà, per quanto di competenza, sull’andamento della sperimentazione e la supporterà fino alla valutazione dei risultati, prestando particolare attenzione tanto ai problemi connessi alle attività formative, quanto a quelli collegati alla garanzia dei livelli occupazionali.
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