E’ un avvincente testa a testa quello che si profila per tutta la giornata fra Giancarlo Cancelleri e Nello Musumeci. Appaiati al 34% nella prima proiezione su dati reali, tornano a staccarsi nella seconda e poi nella terza e quarta proiezione fatta da Piepoli.

Nella quarta proiezione si conferma Musumeci al 36% e Cancelleri al 34%, portando a due punti percentuali il vantaggio dopo che nella seconda proiezione era avantio di un punto e nella prima erano assolutamente appaiati. Per quanto riguarda gli altri candidati Micari scenderebbe al 19,5% e Fava resterebbe al 7,3%. si tratta di proiezioni fatte sulla base del 18% dei voti reali scrutinati.

Il margine di errore di queste proiezioni scende al 3,6% e dunque ancora si tratta di dati cinterlocutori come ammettono gli stessi sondaggisti di Piepoli. In base al dato fin qui registrato Musumeci avrebbe il 60% di possibilità di vittoria contro il 40% di Cancelleri

La prima proiezione aveva dato Cancelleri e Musumeci al 34% appaiti e poi Micari  fermo al 21% e Claudio Fava 9%.

In gioco ci sono, almeno così sembra, due diverse partite. Una fra Nello Musumeci e Giancarlo Cancelleri per eleggere il presidente della Regione e il capo dell’opposizione per i prossimi cinque anni. C’è poi una seconda partita che si gioca tutta a sinistra. Quella fra Fabrizio Micari candidato del centrosinistra e Claudio Fava candidato della sinistra.

 La confitta per il centrosinistra appare chiara ed è stata ammessa. Bisogna, però, dal punto di vista dei partiti della coalizione, tenere lontano Fava per evitare che la batosta, già pesante, diventi una vera e prorpoia debacle. Cosa questa che, secondo gli exit poll, sarebbe riusciti. E’ un premio di consolazione ma tutto sommato meglio che straperdere.

Gli exit poll, poi, sui partiti hanno confermato già ieri sera la presenza di un significativo voto disgiunto a favore di Cancelleri, un movimento 5 stelle primo partito e Forza Italia secondo. denunciano una debacle della sinistra e in particolare il flop di Alternativa Popolare di Alfano (i dati dell’exit poll sui partiti)

L’unico vero partito vincitore di questa competizione è, ancora, l’astensionismo. L’affluenza alle urne, infatti, scende addirittutra al di sotto del previsto 49% calcolato ai sondaggi e si ferma sotto il 47%

Parla da vincitore Gianfranco Miccichè, ammettono la sconfitta a sinistra con parole che sembrano annunciare una resa dei conti interna.