All’avvio di una nuova settimana politica in consiglio comunale, a Palermo, dopo gli scontri tra maggioranza e opposizione rimane irrisolto il nodo rendiconto 2017. E mentre i giorni passano e i tempi per l’approvazione del documento contabile si vanno restringendo l’opposizione in particolar modo, il M5S ritorna a posare l’accento sulle criticità emerse nei conti: parlando di schema di rendiconto “redatto in modo non veritiero e corretto, e quindi rappresenterebbe un quadro non fedele della situazione reale”. Blog Sicilia ha sentito il capogruppo in consiglio Ugo Forello per capire i prossimi passi di una delle principali forze di opposizione.

Il tema rendiconto continua a tener banco dal punto di vista amministrativo ma anche politico da oggi si ricomincia con la discussione in sala delle Lapidi voi come opposizione cosa chiedete?

Il problema è che questo rendiconto non affronta alcune situazioni.  Abbiamo posto dei rilievi al segretario generale. Fondamentalmente i punti da affrontare riguardano per esempio i disallineamenti nei conti di Amat che non sono stati riportati nel rendiconto. Sono cancellati i residui passivi dell’Amat che non stati inseriti nei residui attivi. Bisogna fare chiarezza a 360 gradi così da non avere più sorprese il prossimo anno.

Come strategia all’orizzonte le annunciate dimissioni rimangono una strada percorribile?

Per raggiungere lo scioglimento del consiglio comunale servono ventuno consiglieri che si dimettono. E’chiaro che questa maggioranza al momento non c’è. Quel che comunque emerge è che il sindaco  è totalmente assente in questo dibattito ha totalmente delegato all’ assessore, è come se non si volesse esporsi visto le criticità. Secondo me ci sarà un regolamento di conti a breve con l’ assessore stesso.

Il rendiconto non è soltanto l’unico nodo al pettine ma da tempo voi denunciate il malfunzionamento dell’amministrazione cittadina. Quali le criticità che sempre di più non vengono affrontate?

Qui c’è un problema chiaro c’è una mancanza di progettualità e pianificazione delle azioni che si dovrebbero porre in essere. Le priorità riguardano il trasporto pubblico locale, il piano regolatore comunale, l’adeguamento del piano traffico urbano ed  il piano di mobilità sostenibile per non parlare dei contratti con le partecipate ormai obsoleti. Su tutti questi temi c’è un continuo rinviare divenuto intollerabile. Le partecipate sono in crisi, i servizi sono scarsi, gli assetti degli uffici sono comunali scontano dotazione di personale insufficiente.

Affrontare i problemi significa nell’ambito economico finanziario: riconoscere le situazioni di crisi e risolvere i problemi con Amat  e Rap e rivedere i contratti di servizio. Se non si interviene su questi fronti poco c’è da fare. Questa amministrazione e questo sindaco riteniamo che abbiano fatto il loro tempo perchè in un anno e mezzo non sono stati capaci di fornire risposte.

Un azzeramento di giunta risolverebbe i problemi?

Per ripartire l’ amministrazione avrebbe bisogno di affrontare e riconoscere le crisi. L’azzeramento non servirebbe a molto perchè potrebbe allungare l’agonia di questa città e ‘saziare’ momentaneamente la maggioranza ma i problemi  tornerebbero presto a ripresentarsi.

Anche voi come Fabrizio Ferrandelli puntate ad elezioni comunali a primavera magari provando a far sciogliere il consiglio sulla mancata approvazione dal rendiconto?

Io non ho obiettivo di fare sciogliere consiglio comunale perché non si è riusciti ad approvare un documento contabile fondamentale per la città e che metterebbe Palermo in grosse difficoltà. L’interlocuzione per noi rimane aperta però l’amministrazione deve presentare documenti che possono essere approvati. Questo che abbiamo davanti non ha queste caratteristiche e speriamo venga ritirato.