“Vanno condivise le considerazioni finali del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, che ha indicato una strada per lo sviluppo di un’Italia che punta sul digitale, sulla ricerca e soprattutto sulle riforme, per svolgere un ruolo centrale in Europa”. Così il Vicepresidente della Regione siciliana e assessore all’Economia, Gaetano Armao, sulla relazione annuale tenuta oggi dal vertice di Bankitalia.

“Lo sviluppo – ha proseguito Armao – non può essere centrato solo sulle pur necessarie misure di erogazione dei sussidi: per affrontare la crisi si deve puntare su infrastrutture, qualità del capitale umano e investimento sulla conoscenza. Ma soprattutto guardando ad un Paese più coeso. Il Governatore Visco – conclude il Vicepresidente della Regione Siciliana – stigmatizza giustamente, ancora una volta, il divario Nord-Sud: ritengo importante che la nuova via dello sviluppo venga utilizzata per superare questo divario”.

L’incertezza oggi è forte” ma “‘oggi da più parti si dice “insieme ce la faremo” ha detto stamattina Visco sottolineando che non lo si deve dire però “solo con ottimismo retorico, bensì per assumere collettivamente un impegno concreto”. “Serve un nuovo rapporto tra Governo, imprese dell’economia reale e della finanza, istituzioni, società civile; possiamo non chiamarlo, come pure è stato suggerito, bisogno di un nuovo “contratto sociale”, ma anche in questa prospettiva serve procedere a un confronto ordinato e dar vita a un dialogo costruttivo”. Infine un chiaro appello: “Nessuno deve perdere la speranza” dice Visco.

“Ogni paese deve utilizzare le risorse messe a disposizione dalle istituzioni europee con pragmatismo, trasparenza e, soprattutto in maniera efficienze”. Visco nelle considerazioni finali avverte però che “i fondi europei non potranno mai essere ‘gratuiti'” perché “il debito europee è debito di tutti”. Visco definisce l’ultima proposta Ue, del fondo da 750 miliardi “un’opportunità importante”. “L’Italia – aggiunge inoltre – è chiamata ad uno straordinario sforzo per sfruttare le opportunità offerte meglio di quanto non abbia fatto negli ultimi decenni”.