I pm di Potenza Laura Triassi e Francesco Basentini, che fanno parte del “pool” lucano che coordina l’inchiesta sulle estrazioni petrolifere in Basilicata, sono a Roma per due giorni, oggi e domani, per ascoltare alcune persone nell’ambito delle indagini sul filone “siciliano” dell’inchiesta.

Le notizie filtrano proprio da Potenza. Il “pool” intende chiarire alcuni aspetti legati alla Legge Navale, con cui è
stato concesso un finanziamento alla Marina Militare, e alle vicende collegate al porto di Augusta, dove si sarebbero concentrati gli interessi di Gianluca Gemelli e del gruppo che ruotava intorno a lui. Secondo le ipostesi investigative Gemelli intendeva stoccare il petrolio proveniente dalla Basilicata proprio in un’area ricadente nella zona portuae di Augusta. L’affare sarebbe stato rappresentato proprio da stoccaggio e conservazione del petrolio e in questo ambito Gemelli è indagato per traffico di influenze illecite attraverso pressione sulla sua ex fidanzata ed ex Ministro allo Sviluppo Economico Federica Guidi e con l’ausilio di vari personaggi legati a Confindustria.

Tra gli altri saranno ascoltati come persone informate sui fatti il capitano di vascello Mauro Enrico Costa, uno dei componenti della Fondazione “Italianieuropei”, Ivano Russo, e il portavoce del Ministero della Difesa, Andrea Armaro.

Il filone siciliano è ancora tutto da ‘scoprire’ . In base alle indiscrezioni di stampa che hanno, fino ad ora, circolato fra gli indagati ci sarebbe anche Il vicepresidente di Confindustria Ivan Lo Bello  per il quale verrebbe ipotizzata l’accusa di associazione a delinquere. Lui ha sempre commentato in maniera ‘secca’ queste indiscrezioni “Ho appreso dalle agenzie di stampa di essere indagato dalla magistratura di Potenza – ha detto non appena appresa la notizia -. Ho sempre avuto piena fiducia nell’operato dei magistrati. Chiederò alla procura di Potenza di poter essere sentito quanto prima per chiarire ogni cosa!“.

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