Eurispes ha presentato oggi la sua indagine sulla Sicilia, con dati, proiezioni e suggerimenti. “Con questo studio – spiega Gian Maria Fara, presidente di Eurispes – è stato possibile verificare sul campo la ricchezza della regione sia per quanto riguarda il patrimonio delle conoscenze produttive e delle culture del lavoro presenti sia le potenzialità di sviluppo economico e sociale’. Grandi opportunità dal campo agricolo, dove è’ possibile registrare un interscambio commerciale con l’estero di grande interesse. Di rilievo le tipicità locali e le relative denominazioni d’origine (DOC, DOP E IGT), con interessanti progetti per una valorizzazione turistica dei luoghi di produzione.

“Sul piano produttivo – prosegue Fara – va segnalata la positiva dinamica di alcune realtà distrettuali di tipo integrato, in cui lo sviluppo manifatturiero si affianca ad una forte presenza del settore primario o dei servizi. Tra queste, Sciacca e Bagheria, specializzate nel comparto dei prodotti tipici, Ragusa per l’agroalimentare, Marsala per il vino, senza dimenticare le performance del distretto tecnologico della cosiddetta Etna Valley’. Elementi positivi i risultati relativi alla incidenza della nuova imprenditoria femminile nei settori del commercio, del turismo e dei servizi. Nuove occasioni di sviluppo dalla valorizzazione del patrimonio museale e archeologico, attraverso l’individuazione di strategie culturali integrate del territorio siciliano, penalizzato da scelte di programmazione economica calate dall’alto, senza una attenta considerazione delle vocazioni e potenzialità territoriali. Un fondamentale punto di forza in tal senso è individuabile nel vasto e articolato patrimonio artistico- culturale della Sicilia, che si presta ad essere fruito in chiave turistica. Tra gli obiettivi da raggiungere quello della valorizzazione del ricco capitale umano siciliano, ed una precisa riconversione delle politiche del lavoro e della formazione, privilegiando l’approccio attivo a quello passivo”.

 La Sicilia appare oggi una regione dalle grandi potenzialità non adeguatamente sfruttate: basti pensare ai suoi porti, in primis quello di Palermo, che potrebbe avere una proiezione internazionale in virtù della sua felicissima posizione al centro del Mediterraneo.

Alla conferenza stampa presenti il responsabile Eurispes Sicilia, Maurizio Scollo, e il coordinatore del comitato scientifico di Eurispes Sicilia, Nicola Piazza. Componenti del comitato scientifico: Alessandro Albanese, Raffaele Bonsignore, Guido Corso, Lelio Cusimano, Carlo Dominici, Antonio Giaimo, Roberto Lagalla, Giovanni Rubino. C’era anche l’ex ministro all’Agricoltura Saverio Romano.

“Estremamente positive le attenzioni, – ha detto Romano – analisi e le soluzioni che Eurispes, oggi in modo ancora più strutturato, rivolge alla Sicilia, radicandosi nel territorio e affidando ad un comitato scientifico di assoluto valore, il compito di scendere nel merito, con soluzioni e proposte per incoraggiare la ripresa economica e sociale della Sicilia”.