“L’ultima porcata di Renzi è stata quella di mettere Raciti al secondo posto dopo la signora delle banche” E’ un fiume in piena ormai inarrestabile Rosario Crocetta. Il riferimento alla signora delle banche è chiaramente a Maria Elena Boschi, ma dopo la sua esclusione dalle lioste per le nazionali l’ex presidente della Regione siciliana ha giuà adetto anche di peggio.

Lui che aveva rinunciato alla ricandidatura alla Regione dietro la promessa di un collegio ‘blindato’ per le nazionali ora, con il suo tradizionale aplomb, chiama Matteo Renzi ‘serial killer e lato B di Berlusconi’.  Lo fa in diretta tv e poi oggi rincara la dose in conferenza stampa all’imdomanid ella chiusura delle liste.

“Mi sembra assurdo che l’unico candidato che possa davvero esprimere il Pd in Sicilia venga messo al secondo posto – dice non facendo proprio un buon servigio a Raciti – Ci sono anche altri candidati che meritano di stare in primo piano”.

“Con il meccanismo elettorale che vige, se la Boschi non potrà essere eletta a Bolzano, non può scegliere in quale collegio uninominale essere eletta, perchè questa legge elettorale prevede che venga eletta nel collegio dove prende meno voti – continua Crocetta -. Salterebbero dunque Raciti o Miceli, quindi si è messa a rischio l’elezione del segretario regionale per dare spazio alla Boschi”.

In realtà il partito punta ad una elezione del sottosegretario alla Presidenza nel collegio uninominale di Bolzano dov e il Pd è alleato della forza politica iperlocale, ma a Crocetta questo non basta “Può essere letta questa azione anche con l’obiettivo di fare fuori Raciti per dare il controllo del partito nelle mani dei nuovi. Questa non è una vera rottamazione”.

Ma l’ex governatore ne ha anche per Davide faraone, il suo avversario interno di sempre, e per altri candidati okltre la Boschi. “Pietro Navarra non si è avvicinato al  Pd, è stato avvicinato al Pd. Da Faraone. Per sostituire il ruolo che
aveva Francantonio Genovese, perché Navarra rappresenta un potere  enorme. Per me è un impresentabile, dal punto di vista politico”.

“L’università di Messina ha sempre avuto un ruolo di importante a Messina. Io avevo detto a Renzi che non gradivo l’avvicinamento di Navarra al Pd”.

Per Crocetta questi sfoghi rischiano di essere gli ultimi raccolti dalla stampa. Dopo il 4 marzo, infatti, in assenza di rappresentanza politica lui e il suo Megafono rischiano di sparire dalla scena per effetto proprio dell’operazione condotta dai renziani in Sicilia.

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