Nessun accordo, nessuna regola comune. Regione ad alto contagio che vogliono ripartire, altre a contagio zero che vengono frenate con minacce di diffida. Tra fughe in avanti, prudenti riaperture e marce indietro, l’Italia si prepara ad affrontare da domani lunedì 4 maggio l’avvio della Fase 2. Le Regioni sono tutt’altro che allineate e ognuna redige ordinanze ad hoc per il proprio territorio.

Nonostante il quadro nazionale sia estremamente proibizionista tanto da aver fatto un passo indietro su quasi tutte le già poche concessioni, le Regioni vanno in ordine sparso.

A livello centrale si precisa che gli amici non sono affetti stabili, che resta l’autocertificazione e il principio per cui uscire di casa è ancora l’assoluta e inderogabile necessità. Dunque si può uscire per far ciò che è consentito ma solo se urgente e indifferibile. Contraddizioni in termini non di poco conto e quindi si precisa che lo spostamento per fare sport deve durare esattamente il tempo di completare l’attività sportiva e poi bisogna subito tornare a casa. Andare nelle seconde case non è attività urgente quindi non si può (ma in alcune regioni sì). Insomma vediamole queste regole ‘folli’ regione per regione anche per capire le differenze.

LOMBARDIA riaprono i parchi, seppure con il divieto di assembramento, di utilizzo delle aree gioco e delle
attrezzature sportive e l’obbligo del rispetto della distanza sociale. Saranno 900 mila le persone che torneranno al lavoro.

LIGURIA Il governatore Giovanni Toti sta pensando di consentire ‘di andare in barca in un numero limitato di persone, di poter lasciare il Comune’ per fare acquisti o ‘spostarsi in macchina per andare a fare sport’. Rimanda invece all’11 maggio eventuali aperture di parrucchieri, estetisti e ristoranti. Genova riapre parchi, spiagge e passeggiate al mare.

PIEMONTE Obbligatorio l’uso della mascherina ‘in tutti i luoghi chiusi con accesso di pubblico’. Sui mezzi
pubblici, che saranno attivi al 50%, saranno distribuite gratuitamente per chi sara’ senza. Via libera al cibo d’asporto,
ma non a Torino, dove sara’ possibile dal 9 maggio. Ripartono anche studi professionali e le attività di toelettatura per animali domestici.

VALLE D’AOSTA, Una nuova ordinanza punta ad alleggerire le restrizioni soprattutto per i professionisti della montagna.

VENETO tornano al lavoro 1,2 milioni di persone. L’ordinanza firmata da Zaia è in linea con il Dpcm, anche se per
il governatore “si può riaprire tutto”. Banco di prova per il trasporto pubblico. A Venezia scatterà la sperimentazione dei vaporetti su ‘prenotazione’. Negli ospedali tamponi obbligatori per chi si ricovera e per chi deve sottoporsi ad intervento.

TRENTINO ALTO ADIGE si riapre agli spostamenti in tutta la regione, sia per trentini che altoatesini – non solo entro i confini provinciali quindi – e lo sport individuale, bici compresa, senza mascherina, ma solo in Trentino.

FRIULI VENEZIA GIULIA Si studia la possibilità di riprendere le visite agli anziani nelle case di riposo

EMILIA-ROMAGNA da lunedì scatta l’obbligo della mascherina – sia nei locali pubblici, sia all’aperto – e rimane il divieto di accesso alle spiagge anche per chi abita al mare. Via libera invece alle biblioteche per il prestito dei libri, anche se alcuni Comuni, a cominciare da Bologna, le terranno chiuse. Ok anche all’accesso alle seconde case, purchè nell’ambito della stessa provincia, da soli e in giornata.

TOSCANA Ripartono grandi industrie ed esportazioni e ci sarà anche la riapertura ‘controllata’ di parchi e cimiteri. A Firenze riapre il Duomo per la preghiera personale, e alcuni parchi come le Cascine. Su bus e tramvia si dovranno indossare i guanti.

LAZIO orari prolungati dei mezzi pubblici e dei supermarket, take away e smart working sono le certezze. Allo studio future regole per bar e ristoranti e, attesissime, quelle sugli stabilimenti balneari, dove si propone il numero chiuso, e
i parrucchieri. In tutti i luoghi aperti al pubblico al chiuso ci sara’ l’obbligo della mascherina. Riaprono anche i set
cinematografici, ma saranno blindati.

MARCHE Riaprono le spiagge ma solo per passeggiare e fare attività motoria. Libero accesso anche in parchi e aree verdi che resteranno comunque chiuse ad Ancona fino al 7 maggio. Nel capoluogo resta anche il divieto di accesso alle spiagge fino al 18 maggio.

CAMPANIA dal governatore De Luca via libera al cibo d’asporto, alle passeggiate senza limiti di orario e alla possibilità di correre. Consentite anche le attività di manutenzione e rimessaggio e anche la consegna delle barche.

PUGLIA via libera alla pesca amatoriale e alla riapertura degli esercizi di toelettatura degli animali: sarà possibile
anche raggiungere le seconde case, ma solo per fare manutenzione, cosi’ come saranno autorizzati gli spostamenti
nella regione per la riparazione delle imbarcazioni da diporto.

CALABRIA bar e ristoranti già aperti dal 30 aprile ed è  braccio di ferro con il governo che ha annunciato una diffida. Ma il presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini, avverte Roma: “rinunci alla prova di forza, all’esibizione
muscolare, persegua la strada del dialogo e della leale collaborazione”.

Da noi in SICILIA via libera al ritorno nelle seconde case, a condizione che non si faccia la spola con quella di residenza. Le società sportive sono autorizzate a iniziare attività amatoriali di corsa, tennis, pesca, ciclismo, vela, golf ed equitazione. Ok al cibo da asporto, riaprono ville e giardini e cimiteri ma su prenotazione. Riaprono anche le tolettature per animali. Divieto di all’accesso nell’Isola almeno fino al 17 maggio.

SARDEGNA via libera alle messe e agli allenamenti individuali dei calciatori, purché svolti a porte chiuse in centri all’aria aperta. Dall’11 maggio, poi, potranno riaprire anche parrucchieri e negozi di abbigliamento

L’UMBRIA, l’ABRUZZO e il MOLISE, infine, seguiranno sostanzialmente le indicazioni del Dpcm, così come la BASILICATA che dispone comunque l’isolamento domiciliare e il tampone obbligatorio per chi torna da fuori.

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