“Io penso che questo mese di maggio debba servire a monitorare la situazione, speriamo di arrivare a contagio zero. Penso che la blindatura debba restare per tutto il mese di maggio, anche se alcuni accessi sono consentiti per ragioni particolari non è una chiusura ermetica (attualmente il blocco vale fino al 17 maggio ndr)”. Lo ha detto il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, a Omnibus su La 7 illustrando anche il decreto che ha firmato in queste ore e che regolamenta la prima parte della Fase 2 siciliana “Dopo maggio se il dato epidemiologico lo consentirà – ha aggiunto – gradualmente apriremo perché abbiamo bisogno di riprendere i contatti con il mondo, ma attraverso un sistema di prudenza che è un dato assolutamente contingente e non si può prevedere perché un contagiato può contagiare 100 persone andando in giro per la Sicilia”.

“Se il dato epidemiologico ce lo consentirà apriremo anche ai turisti delle altre regioni italiane. Tutto è legato ad un dato non determinato dal governo regionale, ma – osserva – dalla diffusione del contagio e dalle linee guida che Roma ci deve dare ed entro cui ogni governatore si muoverà sulla base delle esigenze del territorio”.

“Noi presidenti di Regione di centrodestra abbiamo sottoscritto un documento assai garbato di proposte, non di critica, che doveva essere ed è rimasto uno strumento di lavoro da ausilio al governo centrale perché in questo momento non sono ammesse polemiche, non sono ammessi atteggiamenti improntanti a iattanza”.

“Quindi – sottolinea -. un rapporto di collaborazione, tant’è vero che le 18 ordinanze che io firmato fino a ora sono tutte coerenti con le linee generali indicate dal governo. E anche vero – osserva il presidente della Regione Siciliana – che noi governatori conosciamo meglio di chiunque altro le esigenze specifiche del territorio e quelle del mio territorio non sono sempre uguali a quelle di Liguria, Lombardia o Veneto. Quindi un documento propositivo del quale il governo ha tenuto conto, anche se su alcune cose noi siamo assai lontani. Penso – osserva Musumeci – ai futuri investimenti che il governo centrale dovrà fare, penso ai 50 miliardi annunciati dal governo, penso alle risorse date da Cassa depositi e prestiti per le partecipazioni ad alcune grosse società. Noi qui abbiamo bisogno di velocizzare le procedure, qui non abbiamo bisogno tanto di risorse, abbiamo bisogno di potere spendere presto e bene quelle che già abbiamo. Ma se le leggi per i cantieri sono fatte per chiudere i cantieri, per rallentare le procedure e chiaro – osserva il governatore della Sicilia – che non sappiamo più dove andare e a quale santo affidarci”.

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