Gli investigatori della squadra mobile sono tornati di buon mattino in via Falsomiele 117. Sono arrivati anche alcuni tecnici dell’ Amap. Hanno controllato i contatori che si trovano proprio nel tratto di strada dove si è fermata l’ auto delle vittime. Verifiche sono state fatte anche sui tubi che vanno verso le abitazioni e i terreni.

L’ indagine sul movente potrebbe essere a una svolta. Quelli sono i contatori di casa Gregoli e delle proprietà di Bontà. In quei contatori si cerca adesso la molla che ha scatenato tanta violenza.

Nel quartiere si racconta che la vittima e i presunti assassini avevano avuto discussioni animate per i consumi di acqua.

Vincenzo Bontà continuava a ricevere bollette Amap parecchio pesanti. Al contrario dei Gregoli. E Bontà, raccontano a Falsomiele, aveva iniziato a sospettare che il geometra e la moglie rubassero la sua acqua.

Di questo, probabilmente, dovevano discutere il giorno del delitto. Ora, la squadra mobile di Rodolfo Ruperti è a caccia di riscontri. Il procuratore aggiunto Leonardo Agueci sta valutando nuovi approfondimenti per l’ inchiesta. Intanto, si aspettano i tabulati telefonici per capire se sia stato Bontà a convocare i Gregoli. Perché questo si sospetta. Probabilmente, il genero del boss Giovanni Bontate voleva chiedere conto e ragione ai vicini delle sue bollette esose.

Voleva fare un confronto fra i consumi. Ecco perché l’appuntamento davanti ai contatori. Gli inquirenti sospettano che Bontà e i Gregoli si erano già visti quella mattina, pochi minuti prima dell’ ultimo drammatico incontro. Forse, l’ appuntamento era stato fissato nella piazzetta poco distante dal luogo del delitto.

La telecamera di sorveglianza piazzata davanti a un cancello di via Falsomiele ha poi ripreso l’ auto di Bontà e quella di Gregoli una dietro l’ altra.

Davanti a quei contatori si è scatenato l’ inferno. E siamo ad altre ipotesi. Forse, i Gregoli temevano una reazione pesante da parte di Bontà. Una reazione estrema, violenta. E hanno ritenuto di dover agire prima. Una storia che rasenta la follia. Una lucida follia, scattata per un motivo banale. Adesso, i tecnici dell’ Amap stanno verificando il perché di quei consumi così alti sul contatore di Bontà. Si cercano un allaccio o un pozzetto abusivo realizzato dai Gregoli. Potrebbero anche non esserci. E in questo caso, la lite sarebbe scattata solo per un sospetto.

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