Impugnate le leggi regionali sulla “memoria” dell’eruzione dell’Etna e del terremoto di Messina. Così ha stabilito il consiglio dei Ministri, su proposta del ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini. In totale, nella seduta di ieri, sono state esaminate nove leggi regionali ed è stato deliberato di impugnare due che arrivavano dalla Sicilia.
Perchè è stato impugnato
Il consiglio dei Ministri ha quindi impugnato la legge della Regione Siciliana n. 6 dell’8 aprile scorso sulla “Istituzione della giornata della memoria del terremoto di Messina del 1908”. Con essa anche la legge n.8 del 13 aprile sull’“Istituzione della giornata della memoria dell’eruzione dell’Etna del 1669”. “Talune disposizioni – si legge nella delibera del consiglio dei Ministri – eccedendo dalle competenze attribuite alla Regione dallo Statuto speciale e ponendosi in contrasto con la normativa statale relativa alla copertura finanziaria, violano l’articolo 81, terzo comma, della Costituzione”.
L’eruzione dell’Etna
La legge sulla memoria dell’eruzione dell’Etna mirava a riconoscere una giornata commemorativa quando oltre tre secoli fa la copiosa colata lavica cancellò o devastò diversi centri etnei, tra Misterbianco, Mascalucia, Belpasso, San Pietro Clarenza, Nicolosi. Una condizione che finì per stravolgere l’assetto di Catania, ricoprendo il fossato cinquecentesco del Castello Ursino e il ponte levatoio che collegava il castello alla piazza d’arme. La legge prevedeva di realizzare percorsi turistici, mostre permanenti, eventi tematici, parchi culturali e anche la creazione di un museo all’aperto lungo il ‘percorso delle lave’ dal Castello Ursino ai Monti Rossi.
Il terremoto di Messina
Con la norma sul terremoto di Messina l’obiettivo era quello di celebrare quel tragico avvenimento di quanti morirono a causa del terremoto e del maremoto avvenuto nella città di Messina nel 1908. Con questa norma la Regione avrebbe avuto il compito di promuovere, anche mediante la concessione del proprio patrocinio, l’organizzazione di cerimonie ed altre iniziative nonché di momenti di riflessione ed approfondimento sia nelle scuole di ogni ordine e grado sia nelle sedi istituzionali.
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