Dopo il grandissimo successo di “Innamorato Perso”, lo spettacolo teatrale prodotto da Max Produzioni e Vivo Concerti, con cui ha fatto ridere ed emozionare il pubblico italiano nei palazzetti di ben 14 città lungo tutta la penisola (Roma, Milano, Torino, Firenze, Bologna, Perugia, Brescia, Padova, Rimini, Ancona, Napoli, Montecatini Terme, Acireale, Bari), il “Biglietto d’Oro” Enrico Brignano si prepara a tornare protagonista dell’estate 2019 con “Un’ora sola vi vorrei”, il suo nuovo e imperdibile one-man-show che sfida e rincorre il tempo.

Nel mese di agosto 2019, la tournée di “Un’ora sola vi vorrei” farà tappa in alcune tra le location più suggestive di tutta Italia, da Nord a Sud: dopo l’anteprima di sabato 3 agosto al Castello di Udine, sarà al Castello Pasquini di Castiglioncello (martedì 6 agosto), all’Arena della Versilia di Cinquale (giovedì 8 agosto), per poi passare per Anzio, dove l’attore si esibirà allo Stadio del Baseball Peugeot lunedì 12 agosto. Successivamente Enrico Brignano porterà il suo spettacolo alla Summer Arena di Soverato (sabato 24 agosto) e proseguirà al Teatro d’Annunzio di Pescara (lunedì 26 agosto), in Piazza Cavalieri a Pisa (mercoledì 28 agosto), per terminare nella bellissima Palermo, venerdì 30 agosto al Teatro di Verdura.

LO SPETTACOLO
“Ruit hora”, dicevano i latini. “Il tempo fugge”, facciamo eco noi oggi. Che poi, che c’avrà da fare il tempo, con tutta questa fretta? E come mai, se il tempo va così veloce, quando stiamo al semaforo non passa mai?
“L’attesa del piacere è essa stessa piacere”, sosteneva Oscar Wilde. In effetti, Oscar ha ragione. Perché quando sei sotto al sole alla fermata dell’autobus, ti fanno male i piedi, non ci sono panchine, è ora di pranzo e non hai neanche un pacchetto di crackers… e tornare a casa sarebbe essa stessa un piacere… lì l’attesa del piacere… per piacere… si capisce che è un piacere, no? Mi sa che le teorie di Oscar Wilde vanno un po’ riviste…

A spasso nel suo passato, tra ricordi e nuove proposte che rappresentano un ponte gettato sul futuro, Enrico passeggia sulla linea tratteggiata del nostro presente, saltella tra i minuti, prova a racchiudere il fiume di parole che ha in serbo per il suo pubblico e a concentrarle il più possibile, in un’ora e mezza di spettacolo. Sì, un’ora e mezza. Ma il titolo dice “un’ora sola”. Sì, ma la mezz’ora accademica non ce la mettiamo? E poi c’è il condizionale “vi vorrei”, che indica un desiderio non una realtà. O magari Brignano riuscirà magicamente, insieme al suo pubblico, a fermare anche il tempo?