Si attesta intorno al 37/38% la percentuale di contribuenti che non versa i tributi dovuti al comune di Monreale. Una percentuale mantenutasi costante negli ultimi anni, e che vale più o meno per tutti i tributi. Nel 2018 si è conclusa l’operazione di accertamento per l’IMU non pagata relativa all’anno 2013. In tempo per evitare la prescrizione (che scatta dopo cinque anni) dell’imposta dovuta ma non pagata.

L’ufficio tributi del comune ha inviato 8.845 avvisi di accertamento. L’imposta non versata ammonta a 3.578.461 €  che, considerando le sanzioni (1.066.068 €) e gli interessi (98.422 €) maturati, fa lievitare a 4.742.951 € l’importo dovuto dai contribuenti al comune di Monreale.

Questo è il risultato del lavoro svolto dal pool messo in piedi da almeno dieci anni all’interno dell’ufficio tributi, coordinato prima dal geom. Maurizio Milone (andato in pensione a fine agosto 2019), e preso in mano negli ultimi mesi dal dott. Girolamo Campanella. Un pool di 12 impiegati impegnati nella verifica della posizione di ciascun contribuente.

Una volta inviati gli avvisi di accertamento, il contribuente può richiedere il pagamento rateizzato del debito. Ma a fronte dei 8.845 contribuenti invitati a mettersi in regola con il comune, solamente 3.218 hanno deciso di pagare quanto dovuto, meno della metà. E a fronte del credito calcolato dagli uffici, 4.742.951 €, si sono incassati solamente 800.000 €, un importo inferiore al 17% del dovuto.

Per colpire i morosi, gli uffici provvederanno all’iscrizione a ruolo del debito maturato e al recupero coattivo del tributo. Ma non subito. Infatti la nuova amministrazione, dopo che in questi anni il comune si era affidato all’agenzia di riscossione “Riscossione Sicilia”, ha deciso di procedere ad indire una gara per l’affidamento del servizio.

Intanto gli uffici stanno completando gli accertamenti per l’IMU 2014, e stanno per cominciare quelli sull’IMU 2015.

“Si tratta di un lavoro certosino e complesso” – spiega Campanella. “Gli accertamenti dell’IMU sono più impegnativi di quelli della TARI, in quanto il calcolo dell’Imposta Municipale tiene conto della proprietà dell’immobile, soggetta a molte variazioni nel tempo. L’imposta su aree edificabili, magazzini, depositi, va spesso calcolata in quote percentuali. Nel caso di più proprietari, può capitare che un appartamento per un soggetto costituisca abitazione principale (ed in tal caso l’imposta non è dovuta), mentre per un altro costituisca seconda abitazione”.

Il loro lavoro dovrebbe divenire più semplice di anno in anno: “È importante sistemare la banca dati, per registrare di volta in volta solo le variazioni di proprietà. Questo ci permetterà di ridurre le unità di personale impegnate sul fronte degli accertamenti, così da impiegarle nella ricerca dei cittadini che sono completamente ignoti al fisco”.

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