Giorandola di incontri bilaterali per il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, a margine della conferenza internazionale “La Convenzione di Palermo e i suoi protocolli sulla tratta di persone e sul traffico di migranti: strumenti giuridici e operativi per affrontare le attività criminose nel contesto del Mediterraneo”.

Come riporta una nota di Palazzo Chigi, Mantovano nel corso della mattinata “ha partecipato a diversi bilaterali”. Nello specifico ha incontrato il ministro dell’Interno tedesco Nancy Faeser, quello della Giustizia algerino Abderrachid Tabi, il sottosegretario all’Interno inglese Simon Murray, il ministro dell’Interno tunisino Kamel Feki, il direttore esecutivo di Unodc Ghada Waly, il ministro dell’Interno francese Gerald Moussa Darmanin, i vice Ministri turchi dell’Interno e della Giustizia Akin Gürlek e Munir KaraloGlu.

“La Conferenza – ricorda la nota – ricade nel ventesimo anniversario dall’entrata in vigore di uno dei principali trattati delle Nazioni Unite contro il crimine organizzato transnazionale, siglato nel capoluogo siciliano”.

“Chiedersi se Ong facilitino trafficanti”

Mantovano, chiudendo i lavori per il ventennale della Convenzione Onu di Palermo, ha parlato del ruolo delle organizzazioni non governative: “Spiace il riacutizzarsi delle polemiche sul ruolo delle Ong. Credo che non debbano esserci polemiche ma l’oggettiva rappresentazione di quello che accade. Le indagini giudiziarie devono accertare se e quali complicità ci siano nei vari atti del percorso. Poniamoci un momento nell’ottica dei trafficanti: se io ho la certezza che a poche miglia marine dalla costa incrocio delle imbarcazioni che certamente conducono sull’altra sponda del Mediterraneo, sono facilitato o ostacolato nei miei traffici?”.

Mantovano prosegue:  “La cronaca ci dice che l’agevolazione è tale da fare incrementare i viaggi con mezzi di fortuna, si raggiunga o meno la nave Ong. Quello che nelle intenzioni mira a salvare esseri umani si traduce come concorso nel traffico di esseri umani e nella morte di migranti – ha detto – Spero che di questo si tenga conto nella trattativa in corso a livello europeo”.

Per il sottosegretario alla Presidenza: “dire questo non significa non essere solidali con tutte le persecuzioni ma significa osteggiare il collateralismo”. E conclude sull’argomento Ong: “Da tempo proponiamo il rafforzamento del ruolo dell’Unchr nelle aree di transito per la realizzazione di campi di raccolta dignitosi, con commissioni per le domande di asilo con una prospettiva di ricollocamento proporzionato in Europa. Da tempo insistiamo sul rafforzamento dell’Oim per rimpatri volontari assistiti e sulla lotta senza quartiere ai trafficanti di esseri umani”.

“Distruggere barchini e individuare cantieri”

Mantovano ha proseguito: “Sul traffico dei migranti, l’intensificazione degli sforzi comuni deve farci collaborare ancora di più per distruggere i mezzi di fortuna che vengono utilizzati nei viaggi della disperazione, a cominciare dai barchini, per individuare i luoghi dove vengono costruiti e i fornitori dei materiali”.

“Sviluppo Africa e regolamentare flussi migranti”

Mantovano ha parlato anche di due punti: sviluppo del continente africano e la regolamentazione di flussi migratori. “Riteniamo di dover percorrere due binari estremamente connessi, lo sviluppo dell’Africa e la regolamentazione dei flussi migratori. Nessuno dei due sta in piedi da solo, intendiamo farlo con un atto non coloniale e neanche post-coloniale, i due binari devono essere perseguiti in pieno accordo con i Paesi interessati. Non dobbiamo stabilire a Palermo, a Roma o a Bruxelles cose è meglio per questi Paesi”.

“Uniamo sforzi in lotta tratta migranti”

Appello durante la chiusura dei lavori per il ventennale della Convenzione Onu di Palermo all’unità di intenti. “La presenza qui a Palermo di esponenti di 32 governi diversi – ha sottolineato – rafforza la consapevolezza che solo unendo gli sforzi siamo in grado di affrontare le sfide contro il crimine, in primis quella dell’immigrazione irregolare, della tratta di esseri umani e dello sfruttamento di migranti”. Così il sottosegretario alla Presidenza, Alfredo Mantovano, chiudendo i lavori per il ventennale della Convenzione Onu di Palermo.

“Ogni migrante morto a terra o in mare è sconfitta”

“Ogni vita umana stroncata a terra o in mare, lungo le rotte dell’immigrazione irregolare, è una sconfitta per tutti. Noi non intendiamo continuare a perdere su un fronte che chiama in causa la vita, per questo continueremo a combattere lo sfruttamento dei traffici irregolari”. Così il sottosegretario.

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