E’ Ludovico Guercio, palermitano 57 anni, il segretario della Fim Cisl Palermo Trapani, riconfermato durante i lavori del congresso della Federazione Metalmeccanici della Cisl.

Cambia la sua segreteria con ingressi di due giovani rappresentanti Antonio Nobile, 34 anni impiegato alla Leonardo Spa gruppo Finmeccanica e Giuseppe Tarantino, 38 anni operaio della Lima Corporate. Guercio è stato eletto all’unanimità al congresso che si è svolto al Convento di Baida, al quale hanno partecipato il segretario Cisl Palermo Trapani Daniela De Luca, il reggente Fim Cisl Sicilia e segretario nazionale Ferdinando Uiliano e il segretario nazionale Fim Cisl Carlo Anelli.

Fra i temi al centro del congresso dei metalmeccanici della Cisl, le aree industriali in crisi che attendono ancora risposte e le vertenze più calde dei territori. “In tutte le vertenze appare chiara la mancanza di una vera strategia nella politica industriale della Regione, anzi potremmo dire una quasi totale assenza di politiche vere e concrete, cosa che ha condizionato con enormi ritardi i rilanci attesi di alcuni dei principali poli industriali di Palermo e Trapani”. “A cominciare dal cantiere navale di Palermo per il quale a distanza di 5 anni, la costruzione del nuovo bacino non è decollata per le inefficienze burocratiche e per il mancato senso di responsabilità della stessa Regione siciliana. Siamo in attesa e spingiamo affinché la Regione recuperi il tempo perduto e renda esecutivo il progetto relativo all’accordo”  commenta il segretario Fim. Per Termini Imerese, “dove la chiusura della Fiat ha completamente distrutto l’economia di un territorio, con i relativi sconvolgimenti sociali, l’andamento del rilancio industriale purtroppo è andato e va molto a rilento e molti ancora sono i nodi da sciogliere come ad esempio quello dell’assorbimento della forza lavoro derivante dell’indotto”.

Fra le zone in crisi quella di Carini.”Dopo la chiusura della Keller, e a causa della vendita di AnsaldoBreda da parte di Leonardo (ex Finmeccanica) a Hitachi e degli impegni , come da consuetudine, non mantenuti dal governo regionale sul piano dei trasporti che doveva avere ricadute su questo sito produttivo in termini di commesse, il gruppo ha deciso di chiudere l’Azienda ma per fortuna le nostre battaglie hanno portato all’assorbimento di 87 lavoratori da parte delle Ferrovie dello Stato, mentre il restante 49 a tutt’oggi fanno dei corsi di formazione”. Di fatto, aggiunge Guercio “il comparto del materiale rotabile tanto storico in Sicilia, in particolare a Palermo, è completamente scomparso” . Crisi quella della metalmeccanica che colpisce anche il territorio di Trapani, dove si contano tre grosse aziende l’Ausonia di Marsala, la Lima Corporate di Alcamo e il Cantiere Navale Liberty lines di Trapani che vanno avanti fra alti e bassi. “Dopo la chiusura oltre tre anni fa del cantiere navale di Trapani che occupava circa 60 operai, attendiamo ancora la concessione demaniale e il rilancio, per dare nuovo slancio al settore nel territorio” conclude Guercio.