“Vi ringrazio tutti anche a nome di Diana. Saluteremo Maria, sabato 20 aprile alle ore 11 alla chiesa di San Michele Arcangelo”.

“Vi chiedo di astenervi da omaggi floreali – scrive su Facebook Antonello Cracolici – ma di fare eventuali donazioni all’associazione impegnata per il supporto alle cure palliative presso la casa di cura la Maddalena”.

Con queste poche parole Antonello Cracolici, esponente e deputato regionale del Pd, rende noti giorno e ora dei funerali dell’amata moglie Maria Fasolo, morta ieri all’età di 59 anni dopo aver combattuto contro una malattia.

Maria Fasolo è stata dirigente del Pci, del Pds, dei Ds e infine del PD siciliano. Il suo impegno, da convinta animalista e per la difesa dei diritti dei minori, è sempre stato portato avanti con passione e determinazione.

Chi l’ha conosciuta la ricorda come una donna assai energica e risoluta ma dai modi gentili e mai fuori luogo.

Tantissimi i messaggi di cordoglio diffusi in rete a sostegno di Antonello Cracolici e della figlia Diana.

Originaria della provincia di Messina ma profondamente innamorata di Palermo, Maria Fasolo era stata tra le storiche organizzatrici della Festa dell’Unità.

“Il capogruppo e i deputati Pd all’Ars – si legge in una nota del gruppo – sono vicini al dolore di Antonello Cracolici e ai suoi familiari per la scomparsa della moglie Maria Fasolo. Una donna forte, da sempre impegnata in politica e nel sociale che con passione e determinazione ha offerto un prezioso contributo alla vita del partito“.

A ricordarla con parole di affetto, anche l’ex governatore Rosario Crocetta che scrive: “E’ morta la compagna Maria Fasolo
Moglie dell’ON. Antonello Cracolici. Apprendo della morte di Maria, mentre sono all’estero, e non riesco a crederci, anzi non riesco persino ad immaginare che Maria potesse morire.
Preferisco immaginarla Viva, piena di vita, con quella passione civile e sociale che ha riempito tutta la sua esistenza, quella passione che l’ha portata a fare grandi battaglie politiche e sociali per la giustizia, l’eguaglianza, i diritti di tutti e, soprattutto dei più deboli. Ci mancherai Maria. Mi mancherai. Grazie per tutti quello che hai fatto. Ciao. Rosario”.