La Sicilia dice addio alla “suora dei poveri”, una di quelle figure che ha fatto la storia dell’accoglienza e della carità, Susanna Renda. E’ morta ieri nella sua “città adottiva” di Palermo, essendo lei originaria di Alcamo, nel Trapanese, ad 82 anni. Da mezzo secolo oramai operava all’interno del convento dei Figli della carità di piazza Bellini a Palermo. Oggi l’ultimo saluto tributato nella chiesa di San Nicola Tolentino.

Il sorriso

Un pasto non le negava a nessuno, soprattutto un sorriso. Sempre smagliante a 32 denti. Anche quando le difficoltà erano evidenti e lampanti, anche quando la vita si spegneva e non dava comunque prospettive. Non era così per suor Susanna che invece aveva sempre parole di conforto, riusciva comunque a trovare uno squarcio di bagliore anche nel buio più fitto.

Il suo ordine

Accogliere, sostenere, accompagnare, in una parola: amare. Ecco il senso della presenza delle Figlie della carità nel rinnovato centro d’accoglienza “San Vincenzo de’ Paoli” per anziani degenti e parenti dei malati, a fianco dell’ospedale Civico di Palermo. In questi ambienti spesso tutt’altro che gioiosi, suor Susanna riusciva sempre a trovare la forza per sorridere e per far sorridere. Anche quando le difficoltà erano evidenti e la strada verso la vita tutta in salita.

Sui social

Sono tanti i commenti sui social di gente che ha avuto a che fare con suor Anna per le più disparate motivazioni. Chi l’ha conosciuta per fama, chi ad esempio perché è stata nel suo convento: “Sono cresciuta con lei nel suo convento, mi divertivo tanto ogni santo giorno. Che Dio l’accolga nel regno dei cieli”. “Ho avuto il piacere – racconta un’altra persona – di conoscere suor Susanna, sempre ad aiutare i più deboli con il suo sorriso e l’allegria”.  Chi ha conosciuto suor Susanna sostiene che non abbia mai negato a chi bussava alle porte del convento di piazza Bellini un aiuto. Non solo materiale, fatto di farmaci, alimenti o pannolini, manche e soprattutto morale.

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