Il fascino del mito, la bellezza dei paesaggi dell’entroterra siciliano, i colori delle stagioni, la valorizzazione del patrimonio e delle bellezze delle Madonie: è tutto questo e ancor di più il nuovo Belvedere del comune di Alia, in provincia di Palermo, realizzato grazie a fondi ministeriali e arricchito dall’opera muraria a rilievo del maestro Croce Taravella.
Una grande terrazza da 400 metri quadrati, decorata con colori e simboli che richiamano il mito della Gurfa (dall’arabo ghorfas, magazzino), le grotte scavate durante l’Età del Bronzo (2.500-1.600 a.C.) che, secondo la leggenda, avrebbero ospitato un santuario e la tomba del re cretese Minosse, ucciso in Sicilia dal re Cocalo durante un bagno caldo. Un mito che affonda le radici nella storia della Sicilia e di Alia, lì dove scorrono i fiumi Torto e Platani, usati dai Greci per la ricerca del sale, dello zolfo e del catrame.
L’opera, presentata oggi nel corso di una conferenza stampa presso l’assessorato regionale al Turismo a Palermo, alla quale ha preso parte anche la professoressa Eva Di Stefano, verrà inaugurata venerdì 11 novembre, alle 15.30, ad Alia, alla presenza del sindaco Francesco Todaro, del presidente del consiglio comunale, Matteo Cocchiara, del maestro Croce Taravella, dell’assessore regionale al Turismo Emanuele Barbagallo e del vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana Giuseppe Lupo.
“Le grotte della Gurfa sono arrivate fino a noi perché scavate nella roccia – ha affermato Todaro –, un patrimonio inestimabile che il comune di Alia ha voluto valorizzare attraverso questa nuova opera d’arte che fungerà da attrattore turistico, ma che diventerà anche patrimonio della nostra comunità. La Sicilia deve mettere a frutto le proprie ricchezze storiche – ha aggiunto -, i propri paesaggi, le proprie bellezze smettendo di dare per scontato quello che, agli occhi dei turisti, appare come straordinario”.
Il nuovo belvedere è stato realizzato grazie a un finanziamento da 1,7 milioni di euro nell’ambito di un bando dell’assessorato al Turismo su fondi Por; di questi, 120 mila sono stati destinati alla realizzazione dell’opera d’arte del maestro Croce Taravella, selezionata fra cinque candidature da una commissione formata da artisti, progettisti e rappresentanti della Sovrintendenza e della Regione. Il Belvedere, composto da una terrazza di 400 metri quadrati, comprende anche un cannocchiale panoramico e un totem elettronico che fornisce informazioni sull’opera d’arte e sul Comune.
“Aver compreso la realizzazione di un’opera artistica, nell’ambito di un progetto di riqualificazione del Belvedere, è stata indubbiamente una intelligente e utile innovazione – commenta Cocchiara –. L’obiettivo è quello di offrire a chi arriva nel nostro paese l’immagine di una comunità che crede nei propri beni culturali e nella loro funzione di valorizzazione di un intero territorio e della sua storia”.
Il murale, composto da cinque grandi pannelli autoportanti e adagiati sulla roccia in altorilievo (12,8 metri x 2,7 metri l’uno), comprende presenze antropomorfe e zoomorfe, i riti e il susseguirsi delle stagioni, con chiari riferimenti alla storia che si mescola all’arte contemporanea. I pannelli ricordano grotte abitate da fantasmi, da uomini e donne di epoche indefinite.
“Nell’opera c’è un connubio di tutte le mie energie e delle mie esperienze precedenti – ha detto Taravella – e chi la guarda ha un impatto visivo importante. Una ditta ha realizzato degli appositi intonaci e abbiamo usato delle reti per il sostegno ai pannelli: nei primi due c’è una storia tragica che poi cambia successivamente, come si evince anche dai colori che mutano. Alia è una bel paese e spero di contribuire a far conoscere le sue bellezze”.
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