Il boss Totò Riina ha comunicato la propria disponibilità a sottoporsi alle domande da parte di pubblici ministeri e avvocati. Colpo di scena al processo sulla “trattativa” Stato-mafia in corso a Palermo.

Riina è stato arrestato il 15 gennaio del 1993, in passato ha già risposto ai magistrati nel corso dei diversi processi che lo hanno visto imputato, negando sempre qualsiasi legame con Cosa nostra, ed anzi negando l’esistenza stessa dell’organizzazione.

Il boss di Corleone, pochi mesi dopo la sua cattura, chiese perfino un faccia a faccia con il suo grande accusatore Tommaso Buscetta, salvo fare dietro frontuna volta in aula

Riina, rinchiuso nel carcere di Parma e collegato in video conferenza con l’aula bunker di Palermo, al momento è l’unico tra i dieci imputati del processo ad aver dato la propria disponibilità a rispondere alle domande. L’esame si svolgerà nel corso di un’udienza che si terrà a metà febbraio, ma la cui data precisa non si conosce anco