E’ il giorno della prima vera prova del fuoco per la maggioranza che sostiene il governo della Regione. Sono circa 250 gli emendamenti presentati al ddl sulle variazioni di bilancio che da oggi entra nel vivo a Sala d’Ercole all’Assemblea regionale siciliana. L’aula è convocata per le 11 con il parlamento regionale chiamato a votare i singoli articoli e poi il testo finale emendato delle singole proposte. La ‘manovrina’ ammonta a poco più di 414,6 milioni di euro.

Si tratta della manovra di variazioni di bilancio, il così detto disegno di legge di assestamento che vale poco più di 400 milioni di euro, di cui 250 milioni da destinare al settore sanità vista la decisione della Corte dei Conti sulla parifica. L’accantonamento richiesto dalla Corte ammonta a 866 milioni ma quelli non ci sono. i conti possono, però essere aggiustati per circa la metà senza ricorrere ad accantomenti ma con spostamenti delle somme impegnate.

250 milioni per la Sanità

Ammonta a poco più di 414,6 milioni di euro la manovrina per  in discussione all’Ars. Per la quota maggiore, circa 134 milioni di euro, le variazioni  sono composte da tagli di alcuni capitoli di bilancio e il finanziamento di altri, mentre 250 milioni, come detto, è il budget per la sanità, in questo caso le risorse erano già state accantonate e vengono destinate al fondo sanitario dopo la recente sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato illegittimo l’uso fatto in passato dalla Regione del Fondo sanitario per coprire le rate del mutuo contratto per sanare il debito sanitario.

Nuove risorse per 30 milioni

Nella ‘manovrina’ il governo ha stanziato nuove risorse per 30 milioni di euro, si tratta di una quota del ‘tesoretto’ prodotto dalle maggiori entrate erariali, soprattutto dagli importi incassati per le tasse automobilistiche. L’assessore all’Economia, Marco Falcone, ha spiegato all’Ars che “i 30 milioni in più sono frutti del condono sulle tasse automobilistiche e ci stanno consentendo di dare risorse ai Comuni”.

La maggioranza si conta

L’esame dei singoli articoli così come prevede il regolamento per le manovre economiche, è un banco di tenuta per la maggioranza. Di fatto sarà necessario votare qualcosa come 300 volte e il rischio che qualcosa non vada per il verso giusto è esponenziale. Nella precedente legislatura le principale ‘trappole’ si sono registarte proprio in occasioni del genere.

Falcone, “Manovrina poggia su quattro cardini”

Il contributo ai comuni di 48 milioni, quello ai Liberi consorzi per 4 milioni, i 28,6 milioni per il fondo destinato alla contrattazione economica biennale di regionali, 44 milioni al fondo rischi contenzioso per spese legali rispondendo così alle osservazioni della Corte dei Conti. Sono questi i quattro cardini della ‘manovrina’ citati dall’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, che è intervenuto all’Ars durante la discussione generale del testo.

L’assessore, “Pronti ad accogliere proposte dell’Assemblea”

“Stiamo lavorando al rendiconto 2021 e alla manovra finanziaria per il 2023. Se questa Assemblea ha delle proposte il governo le valuterà e se saranno di buon senso le accoglierà. Come ha detto il presidente Schifani da parte del governo c’è massima apertura”. Così l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, intervenendo all’Ars nella discussione generale del disegno di legge di variazione del bilancio.

Miccichè promette “Voteremo con la maggioranza”

“Noi voteremo in aula con la maggioranza a partire da questa manovra. Non faremo tranelli. Certo a meno che non sia una manovra invotabile. Ma non abbiamo nessuna intenzione di andare all’opposizione. Altri vogliono spingerci in quella direzione ma non ci caschiamo” ha detto ieri Miccichè. Il voto suo e del gruppo di Forza Italia (4 in tutto) è uno dei grandi temi

In bilico i contratti personale Covid

Intanto prima schermaglie in Commissione sanità dove sono in bilico i contratti del personale assunto durante l’emergenza Covid. Sarebbe emerso nel corso della Commissione sanità all’Ars, come denunciato il deputato di Sicilia Vera, La Vardera. Intanto anche i sindacati chiedono la proroga dei lavoratori sanitari cui contratto scadrà a fine anno. “In commissione sanità abbiamo difeso a spada tratta i lavoratori Covid a cui scade il contratto giorno 31 dicembre”, dice il deputato Ismaele La Vardera, che oggi ha preso la parola in commissione sanità alla presenza dell’Assessore al ramo Giovanna Volo.

Ma a Lavardera risponde Margherita La Rocca Ruvolo. “Non ho assolutamente detto di ritenere ‘troppi’ gli operatori medici, sanitari e amministrativi impegnati per l’emergenza Covid,ma parlando degli hub vaccinali, ho detto, e lo ribadisco, di ritenere spropositati sia i costi, circa tre milioni di euro al mese, sia i numeri del personale impegnato alla Fiera di Palermo: un totale di 498 unità tra cui, giusto per avere un’idea, 119 assistenti amministrativi, 241 assistenti tecnici periti informatici, 41 collaboratori ingegneri professionali, 15 collaboratori amministrativi. In considerazione della notevole riduzione delle vaccinazioni mi sembra eccessivo continuare a tenere l’hub in piedi con questo personale, anche perché medici e infermieri potrebbero essere utilizzati in altri reparti in grande difficoltà”.

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