Una norma per garantire la governabilità negli Enti locali, con l’adeguamento del numero degli assessori alla popolazione, e la separazione dei poteri. Ciò in un disegno di legge di modifica normativa depositato all’Ars da Giorgio Assenza il quale innanzitutto stabilisce che gli assessori saranno fino a 3 nei Comuni al di sotto dei 5000 abitanti, fino a 4 in quelli con non oltre 10000 anime, 5 fino a 50000 e, infine, 6 aventi delega nei Municipi fino a 100000 abitanti”, in pratica aumentando di una unità quasi tutto il ventaglio, riducendo così l’accorpamento delle deleghe stesse.
E, a proposito di delega, vista la comunque congrua riduzione già operata nelle giunte, il ddl del presidente dei Questori all’Ars, per garantire la separazione dei poteri, prevede che si ritorni all’obbligo delle dimissioni da consigliere per quegli eletti che siano nominati assessori (non la semplice autosospensione) “per evitare che, in caso di decadimento dalla carica per qualsiasi motivo, l’assessore possa tornare a ricoprire il ruolo di consigliere, praticamente andando a verificare la validità del lavoro da egli stesso già svolto, aggravata dall’accorpamento dei diversi mandati. Con le dimissioni e la sua sostituzione definitiva – conclude – si fa un passo avanti verso la completa trasparenza amministrativa degli enti locali”.
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