Una nuova violenta aggressione di un giovane detenuto all’Istituto minorile Malaspina di Palermo contro due agenti penitenziari e una violenta protesta all’interno del carcere di Augusta. Questi gli ultimi episodi denunciati del Sappe e dal S.PP, sindacati della polizia penitenziaria, che denunciano la situazione in cui versano gli istituti carcerari anche per minori.
L’allarme delle sigle sindacali
“Avevamo da tempo messo in guardia su cosa accade negli istituti – dice il segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria, Aldo Di Giacomo – nei quali non ci sono soltanto minorenni ma anche troppi giovani maggiorenni che assumono comportamenti violenti da capi. Le rivolte avvenute nell’ultimo scorcio dello scorso anno, gli incendi appiccati alle celle, le continue aggressioni al personale sono state tutte avvisaglie di un’emergenza esplosiva in tutti gli istituti destinata, se non si interviene con fermezza, ancora a produrre eventi gravi anche effetto di emulazione di quanto fanno i detenuti “adulti”.
Due episodi negli ultimi giorni
Sono due come detto gli ultimi episodi che sono avvenuti in Sicilia nelle ultime ore. A Palermo l’aggressione di un giovane contro due agenti penitenziari mentre il carcere di Augusta è stato teatro di un episodio di violenza e tensione, quando un gruppo di detenuti marocchini ha protestato contro gli agenti della polizia penitenziaria. La protesta ha avuto luogo nel primo pomeriggio di sabato, quando i detenuti, mentre venivano accompagnati ai cortili, si sono ribellati e hanno tenuto gli agenti in ostaggio. La situazione è degenerata quando hanno occupato le scale e la rotonda del carcere, spaccando i vetri delle finestre, delle telecamere e degli spazi comuni.
Le continue denunce del Sappe
Il sindacato Sappe, su quest’ultimo episodio, ha denunciato la cronica carenza di personale e la struttura inadeguata del carcere, chiedendo un sopralluogo da parte del PRAP e una visita ispettiva da parte dell’ASL per valutare la sicurezza e l’igiene dei luoghi di lavoro. Anche il segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria ha richiesto interventi urgenti e strutturali per ripristinare la legalità nel circuito penitenziario, intervenendo in primis sul regime custodiale, fornendo poliziotti, regole chiare, tecnologia, formazione e strumenti di difesa contro la violenza.
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