“Come purtroppo preannunciato, l’emergenza climatica nel Mediterraneo trova in Sicilia uno dei punti di maggiore crisi e dopo i disastri nel catanese stavolta è sconvolto l’agrigentino. Serve una vero piano #SalvaSicilia sul modello delle norme e degli interventi anti uragano previsti in luoghi come la Florida“. Lo chiede Alfonso Pecoraro Scanio, ex ministro delle politiche agricole e forestali nel governo Amato II e ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare nel governo Prodi II.

Serve stop ai fossili e fondi straordinari

Il presidente della Fondazione Univerde, già ministro dell’Agricoltura e dell’Ambiente interviene sulla cosiddetta “Cop26“, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021: “Fa rabbia vedere una Cop26 così inerte e inconcludente di fronte all’aggravarsi della crisi climatica. Servono lo stop ai fossili ma anche fondi straordinari e nuove norme per convivere con i cambiamenti già in atto”.

Sicilia area a rischio

“La Sicilia come la Calabria e la Liguria vanno inserite in una lista di aree a rischio su cui investire con priorità per evitare lutti e limitare i danni”, conclude.

I “MediCane”

Si è rafforzato fino ad essere classificato come “medicane“, un uragano mediterraneo, con venti di oltre 100 km/h, il ciclone Apollo che nei giorni scorsi ha colpito la Sicilia Orientale.

Sulla rivista “Marine Geology” uno studio di un team di ricercatori degli atenei di Bari e Catania in collaborazione con l’Area marina protetta del Plemmirio di Siracusa ha rivelato come gli uragani mediterranei o “Medicane” (dalla fusione dei termini inglesi MEDIterranean e hurriCANE) possano avere effetti devastanti lungo le aree costiere della Sicilia sud-orientale (LEGGI QUI).

Dopo il ciclone Apollo, Musumeci “Reclamo risorse da Roma”

«Il dopo-ciclone Apollo ha svegliato la politica sui cambiamenti climatici. Ripristinare la viabilità, anche rurale, e reclamare il diritto a risorse straordinarie da Roma per ristorare le aziende danneggiate». Questo il messaggio lanciato nei giorni scorsi dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

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