La Polizia di Stato ha arrestato un palermitano di 28 anni, residente a Bagheria, responsabile di maltrattamenti contro familiari e conviventi, lesioni personali e minacce, con l’aggravante di aver commesso il fatto in presenza di minori.
I poliziotti sono intervenuti in una via del centro di Bagheri per la segnalazione di una lite tra coniugi, sono stati accolti da una donna che ha raccontato loro di come nel pomeriggio era scoppiata l’ennesima lite tra la propria figlia ed il genero e che tale litigio, scaturito dalla irrefrenabile gelosia dell’uomo, era avvenuto dinanzi ai figli minori della coppia.
La giovane donna di 26 anni, presente nell’appartamento e ancora in stato di palese malessere psico-fisico, ha riferito agli agenti che, poche ore prima, inerme di fronte all’ira del marito determinata da futili ragioni, si sarebbe chiusa in bagno, cercando di contattare la madre, ma il marito sarebbe riuscito ad aprire la porta e a strapparle il cellulare dalle mani, impedendole di portare a termine la richiesta di aiuto.
Tutto questo sarebbe avvenuto alla presenza dei figli minori, provocando una crisi di pianto al figlio più piccolo, di nove anni, terrorizzato da quello a cui stava assistendo. Mentre la donna cercava di tranquillizzare i bambini, ad un tratto il marito l’avrebbe presa alle spalle e spingendola, l’avrebbe fatta rovinare violentemente per terra. Rendendosi conto della gravità del fatto l’avrebbe successivamente accompagnata al Pronto Soccorso di Bagheria, ma intimandole “Non ti rischiare a dire quello che è successo. Non dire la verità. Inventati una scusa”.
Ricevute le prime cure, il personale sanitario avrebbe consigliato alla donna di raggiungere un ospedale per sottoporsi ad ulteriori accertamenti diagnostici e specialistici.
Pertanto i coniugi, prima di avviarsi verso il capoluogo, sarebbero momentaneamente rientrati presso la loro abitazione per prendere alcuni effetti personali e lasciare i figli ai nonni. Ma, all’arrivo dei genitori della donna, sarebbe nata un’ulteriore lite tra di loro, per cui era stato richiesto l’intervento della Polizia.
In quel frangente l’uomo in stato di agitazione e con tono minaccioso si sarebbe rivolto ai suoceri dicendo “Perché avete chiamato gli sbirri?”.
I familiari della coppia presenti all’interno dell’abitazione hanno riferito ai poliziotti intervenuti che non era la prima volta che i due ragazzi litigavano e che per questo si erano già rivolti ai rispettivi legali, da circa sei mesi, per procedere alla separazione.
Successivamente, la giovane vittima ha riferito agli agenti di aver subito, nel corso degli ultimi tempi, da parte del marito reiterate violenze, vessazioni e minacce, nonchè ingiurie, molestie telefoniche e lesioni personali; l’ultimo episodio sarebbe avvenuto proprio pochi giorno orsono, quando l’uomo, sempre in preda ad un’accecante gelosia l’avrebbe strattonata violentemente e afferrandole con forza l’avambraccio le aveva procurato un ematoma, ancora evidente. In altre occasioni l’avrebbe addirittura afferrata per il collo scaraventandola per terra, quasi sempre in presenza dei figli.
Alla luce degli elementi acquisiti in ordine all’abitualità dei maltrattamenti in famiglia posti in essere dall’uomo, gli agenti hanno proceduto al suo arresto.
La donna è stata invece accompagnata a mezzo 118 presso un nosocomio del capoluogo per sottoporsi ad ulteriori accertamenti.
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