Incredibile a dirsi ma nonostante gli annunci ripetuti e ancora ripetuti me nonostante ormai si sappia tutto di quello che si potrà o non potrà fare da lunedì, ancora non c’è un solo documento ufficiale. Si vive di indiscrezioni e annunci ma le attività non possono organizzarsi perché non c’è nulla di ufficiale a cui far riferimento nonostante manchino ormai solo 24 ore all’apertura.

“Il governo nazionale non ha ancora trasmesso ai presidenti di Regione il decreto necessario per disciplinare le riaperture. La mia ordinanza è comunque pronta per la firma ed estende – come avevo promesso – il più possibile l’esercizio delle attività, forti delle attuali condizioni sanitarie nella nostra Isola. Su questo punto, Roma ha dovuto ascoltarci. Per evitare spiacevoli sorprese (fidarsi è bene ma…) aspettiamo comunque di confrontarci con le disposizioni nazionali, che dovrebbero arrivare in nottata. La Sicilia è pronta alla ripartenza, nella responsabilità di ognuno” scrive facebook il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci confermando l’assurda situazione in cui si trova la Sicilia insieme al resto del Paese

Intanto, nell’ordinanza, che il governatore sta redigendo per far ripartire l’economia siciliana dopo il lockdown, ci sarà anche la ripartenza dell’organizzazione dei matrimoni, quindi del catering: la misura è programmata a partire dal prossimo 3 giugno.

E’ prevista, invece, per il 25 maggio la riapertura dei musei, dei Parchi archeologici e degli archivi storici, che da subito potranno prepararsi alla ripresa delle attività. Nei prossimi giorni, invece, il presidente della Regione incontrerà i rappresentati dei gestori degli stabilimenti balneari per concordare assieme la data ufficiale dell’apertura della stagione.

Infine, come già anticipato, è confermata, a partire da lunedì prossimo, la riapertura dei servizi alla persona (parrucchieri, estetisti, etc), di tutto il commercio al dettaglio e dei mercati.

Nella sua conferenza stampa il Premier Conte ha parlato, infine, anche di apertura delle palestre dal 25 maggio, di apertura delle frontiere dal 3 giugno data che segna anche la fine dei limiti agli spostamenti fra regioni e dal 15 giugno la riapertura delle attività ludiche, ricreative e comunque destinate ai bambini e all’infanzia

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