L’ordinanza ufficiale ancora non c’è ma ormai è certo che sarà emanata nella giornata di oggi e che, dunque, lunedì 18 si riapre. La ripartenza non riguarda tutte le attività ma certamente Bar, ristoranti, parrucchieri, centri estetici e negozi di abbigliamento e generalisti. Ieri sera, infatti, è stato trovato l’accordo fra Stato e Regioni con un allentamento rispetto alle prescrizioni Inail contestate proprio dalle Regione. Si attende il decreto legge che disegna il quadro così come concordato per poi emanare le singole ordinanze regionale. ma l’ac cordo è certo anche perchè confermato con un comunicato del Consiglio dei Ministri che detta anche parte delle regole che saranno poi nel Decreto legge. A seguire l’ordinanza agli esercenti resteranno, purtroppo, solo 24 ore per mettere a posto i locali. Ma se qualcuno non riuscirà ad aprire lunedì e magari tarderà uno o due giorni, c’è anche chi non aprirà affatto. Sono molti i ristoratori che stasera alle 19 scenderanno in piazza per protestare contro le regole che non permettono la ripartenza e mettono le aziende a rischio fallimento come hanno raccontato ieri in diretta video a BlogSicilia durante lo speciale Sicilia Anno Zero Gigi Mangia, Natale Giunta, Virginia Derelitto e Nello Occhipinti durante un dibattito durato un’ora ed al quale ha preso parte anche l’avvocato Schittino analizzando tutti i rischi che corrono gli imprenditori alla ripartenza.

Ma quali saranno le regole? Per la certezza naturalmente bisogna aspettare il documento ufficiale ma, a meno di colpi di scena, il contenuto dell’accordo è chiaro e questo dovrà essere riportato nelle ordinanze. Si comincia dalla riduzione delle distanze che sarà di un metro invece dei  quattro metri quadrati dettati dall’Inail e nessun distanziamento necessario fra i componenti di una stessa famiglia o comunque fra persone conviventi. I locali dovranno privilegiare i servizi su prenotazione ma non sarà obbligatorio anche se preferibile. C’è, invece, l’obbligo di identificare tutti i clienti e registrarli conservando la lista per almeno due settimane. Quest’ultima è una misura che servirà in caso di contagio per tracciare facilmente tutte le persone che possano essere venute a contatto con un malato.

Bar e ristoranti

Per i bar che non dispongono di posti a sedere tornerà ad essere fruibile il servizio al banco ma bisognerà privilegiare il monouso per tazzine, piattini e posate e far mantenere la distanza di almeno un metro fra i clienti al banco. Gli operatori dovranno essere dotati di guanti e mascherina e chi serve non potrà anche occuparsi della cassa. Ove possibile va privilegiato il pagamento elettronico e possibilmente al tavolo . Se la postazione di cassa non è dotata di vetro separatore l’operatore dovrà essere dotato di mascherina. I clienti saranno obbligati a usare la mascherina quando non sono seduti al tavolo o non stanno ancora consumando. Potrà essere rilevata la temperatura all’ingresso e impedito l’accesso a chi viene rilevata una temperatura superiore a 37.5 ma non è un obbligo in capo all’esercente. Dovranno sempre essere garantite idonee misure di disinfezione dei tavoli ad ogni cambio di cliente e dovrà essere disponibile gel e/o sistemi di sanificazione delle mani. In ogni caso andrà privilegiato l’uso di spazi all’aperto. In ogni caso vietati i buffet

Barbieri, parrucchieri e centri estetici

Per barbieri, parrucchieri e centri estetici varranno le regole generali ma ce ne saranno di aggiuntive. vale sempre la distanza di un metro e l’uso della mascherina sempre durante le attese e nei limiti del possibile durante il servizio. Ove possibile bisognerà delimitare con barriere fisiche le aree di lavoro, insomma separare fra loro le ‘poltrone’ e per i servizi che impongono una distanza minore ad un metro l’operatore dovrà indossare, in aggiunta alla mascherina, anche la visiera protettiva. Nel locale il cliente dovrà stare il tempo strettamente necessario al servizio e dunque non è consentito avere clienti in attesa all’interno

Proibito l’uso della sauna, del bagno turco e delle vasche idromassaggio. Obbligatoria, per questo genere di attività la prenotazione e, anche in questo caso, il registro dei clienti da conservare per almeno 14 giorni. Poi dovrà essere disponibile ins ala gel igienizzante per le mani e dovrà essere disinfettata la postazione ad ogni cambio di cliente così come dovrà essere effettuata una continua e adeguata pulizia delle superfici e degli strumenti

Negozi di abbigliamento, generalisti e mercati

Regole un po’ più elastiche per il commercio generalista. Anche in questo caso distanza di un metro e, per i mercatini, accessi regolamentati in entrata e in uscita mentre non sarà possibile riaprire i mercati che non consentono di operare in aree controllate. Nei negozi di abbigliamento all’ingresso saranno messi a disposizione guanti monouso che la clientela dovrà usare obbligatoriamente per scegliere i vestiti.

In tutti gli esercizi dovrà essere favorito il massimo ricambio possibile del’ara. Stabilite anche alcune regole in vista della riapertura delle spiagge che però non riaprono adesso e saranno valide a giugno se le condizioni permetteranno la partenza di queste attività.

Spostamenti

A partire dal 18 maggio 2020, gli spostamenti delle persone all’interno del territorio della stessa regione non saranno soggetti ad alcuna limitazione. Sparisce l’autocertificazione e riparte il trasporto pubblico con le normali corse ma con riempimento al 40% e distanziamento con l’uso di solo parte dei sedili.

Fino al 2 giugno 2020 restano, però, vietati gli spostamenti, con mezzi di trasporto pubblici e privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente ci si trova, così come quelli da e per l’estero, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute; resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Treni

“Da lunedì 18 maggio il trasporto ferroviario in Sicilia muove un altro importante passo verso il ritorno alla normalità dopo la crisi epidemiologica. Nel giorno medio feriale arriveremo a 258 corse regionali garantite rispetto alle 441 attive prima dell’emergenza coronavirus, dunque circa il 60 per cento. Numero a cui si aggiungerà il ripristino dei collegamenti via treno fra la Sicilia e il resto del Paese, grazie alla riattivazione dell’Intercity con partenza da Palermo e da Siracusa con arrivo a Roma. Il Governo Musumeci, dopo aver lavorato assieme a Trenitalia per garantire l’efficacia delle misure di contenimento del virus, oggi vigila sul riavvio di un servizio per il quale la Regione Siciliana investe decine di milioni di euro l’anno” precisa l’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti Marco Falcone.

“Avevamo già avviato il 4 maggio la ‘Fase 2’ dei trasporti in Sicilia e adesso, da lunedì, diamo ulteriore slancio alla ripresa garantendo sia il rinnovamento delle vetture, attraverso l’uso dei nuovi treni ‘Pop’, sia la sanificazione e le necessarie misure di sicurezza per arginare la diffusione del coronavirus”.

A decorrere dal 3 giugno 2020, gli spostamenti tra regioni diverse potranno essere limitati solo con provvedimenti statali adottati ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree. Tali norme varranno anche per gli spostamenti da e per l’estero

SCARICA QUI IL DOCUMENTO CONDIVIDO STATO-REGIONI DELLA CONFERENZA DI IERI SERA

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