E’ stata fissata per giovedì 29 luglio l’audizione all’Ars dei vertici dell’AMAP e del sindaco Leoluca Orlando in merito alla questione dell’eventuale mancata depurazione dei reflui diretti al depuratore di Acqua dei Corsari. Dopo un’indagine dei Carabinieri sulla gestione tecnico-operativa dei depuratori delle acque reflue urbane di Acqua dei Corsari a Palermo e dei comuni di Balestrate, Carini e Trappeto, l’AMAP Spa è stata commissariata. E’ stato nominato quale commissario Luigi Librici, già direttore dell’Arpa Sicilia. Il provvedimento è del gip Piergiorgio Morosini.

I 5stelle all’attacco, “diritto al rimborso”

Secondo i deputati regionali M5S Giampiero Trizzino e Salvatore Siragusa – la mancata depurazione innescherebbe per i cittadini il diritto al rimborso della quota per la depurazione pagata con la bolletta dell’acqua.

“Vogliamo risposte sull’impianto di Acqua dei Corsari”

“La prima audizione che avevamo chiesto – dicono i due deputati – è saltata per un impegno precedentemente assunto dal sindaco e perché i vertici dell’Amap hanno rinviato un’eventuale partecipazione ad una data successiva al 23 luglio, cioè dopo l’udienza in tribunale relativa all’impugnativa da parte della municipalizzata del provvedimento di nomina del commissario al servizio depurazione. Vedremo se ora, passata quella data, sarà possibile avere le risposte che cerchiamo. Ad esempio se, come sembra acclarato dalle indagini in corso, non veniva effettuata la depurazione dei reflui diretti all’impianto di Acqua dei Corsari, da quanto tempo ciò avveniva e quanti utenti sono collegati al depuratore sotto accusa. Speriamo che non ci sia un nuovo diniego. In ogni caso noi procederemo per garantire la tutela dei diritti degli utenti”.

Già a Caltanissetta abbiamo ottenuto i rimborsi

“Siamo convinti – concludono i due deputati – che ci siano grandissimi margini per fare scattare i rimborsi per la cittadinanza, ripercorrendo una strada già battuta con successo dal M5S Caltanissetta, che proprio per la mancata depurazione dei reflui fece restituire agli utenti da Caltaqua qualcosa come un milione e mezzo di euro”.

Gli indagati

L’Amap è indagata come persona giuridica insieme a Maria Prestigiacomo (ex presidente Amap e attuale assessore alle Opere pubbliche di Palermo), Alessandro Di Martino (attuale amministratore unico di Amap), i dipendenti Angelo Siragusa, Adriana Melazzo, Dorotea Vitale.

È contestato il reato ambientale per avere provocato l’inquinamento in un’area protetta e cioè quella del golfo di Castellammare.

 

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