Dal 3 al 7 settembre sciopereranno di nuovo i lavoratori delle sedi siciliane di Tmb Italia srl, la società che produce impianti per le telecomunicazioni.

Protestano per il mancato pagamento del saldo di luglio e della retribuzione di agosto, il mancato rispetto del contratto di lavoro e contro gli esuberi “strumentali” comunicati dall’azienda. I dipendenti dell’azienda partenopea incroceranno le braccia per 4 ore al giorno alla fine di ogni turno lavorativo e proseguiranno con l’astensione dallo straordinario e con il blocco delle ore viaggio.

Un’analoga forma di protesta si è svolta la settimana scorsa. Lo sciopero era durato quattro giorni, adesso i giorni protesta salgono a cinque di fila. Gli scioperi precedenti erano stati a luglio, dopo la rottura del tavolo tra la Tmb Italia e la Fiom.

“Le nostre richieste le poniamo ormai da parecchi mesi in Sicilia. Lo stato di agitazione continua – dicono i segretari di Fiom Cgil Palermo e Catania Francesco Foti e Nunzio Cinquemani – fino a quando non saranno riconosciuti i diritti dei lavoratori. Tra le nostre richieste c’è anche una data fissa mensile per rispettare l’erogazione degli stipendi”.