I manifesti messi un po’ ovunque a Palermo e ora spuntano anche ai Quattro canti, un luogo dove ogni giorni centinaia di turisti fanno foto e si raccolgono per ammirare uno dei posti più suggestivi della città. Anche qui sono comparsi i manifesti, non anonimi come quelli affissi nei giorni scorsi per le vie del centro storico. Questi dei quattro Canti fanno riferimento a candidati di “Progetto Palermo”, lista che sostiene la candidatura a sindaco di Palermo di Franco Miceli.
La denuncia sui social
La denuncia arriva da Giorgio Trizzino, deputato ex Movimento 5 stelle, e ora in forza ad Azione. “Utilizzare i monumenti cittadini per affiggere manifesti elettorali è un’offesa al buongusto e al buonsenso. Chiedo al candidato sindaco dell’area progressista Franco Miceli, se è al corrente che due candidati di una lista a suo sostegno, utilizzino le finestre dei Quattro Canti per la propria campagna elettorale.” Lo scrive sui suoi social Giorgio Trizzino, deputato di Azione.
Uno “sfregio” per Trizzino
“Miceli da presidente dell’Ordine degli architetti dovrebbe essere il primo a condannare l’accaduto. E non ci venga a raccontare che quel palazzo appartiene a privati e quindi tutto è consentito. È davvero troppo. Dobbiamo attenderci forse che anche le finestre del Teatro Massimo verranno utilizzate nei prossimi giorni per l’affissione di manifesti elettorali? Miceli sia ‘franco’ e spieghi come possa accettare e consentire un simile sfregio”.
I manifesti anonimi
A Palermo anche manifesti anonimi contro Forza Italia e la Dc Nuova che sostengono la causa di Roberto Lagalla. Sono comparsi nei giorni scorsi. Si tratta sempre di due manifesti, questa volta però a fare capolino dai manifesti, in segno d’approvazione c’è un sorridente Totò Riina che con il suo sorrisetto malinconico e facendo il segno del cuoricino con le mani esterna tutto il suo consenso a FI. L’altro manifesto invece è la pubblicità vintage di un miracoloso detersivo chiamato “dcxan”, promosso dal partito fittizio creato dal collettivo “Democrazia Collusa”.
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