Manu Chao, icona della musica libera, che travalica i confini e parla di pace, amore, e fratellanza, è pronto a far cantare e ballare il pubblico siciliano con uno show speciale, un set acustico che farà risuonare i suoi brani indimenticabili sotto una nuova veste in un’unica data siciliana annunciata oggi per il 20 agosto al Piccolo Parco Urbano di Bagheria. Il concerto andrà in scena dalle ore 22.00 con i biglietti disponibili su CiaoTickets e TicketOne al costo di 26 euro.
Manu Chao e il rapporto con l’Italia
Il concerto, con l’opening act degli Shakalab, collettivo siciliano formato da Jahmento, Lorrè, Br1 e Marcolizzo e nota per il suo mix di sonorità reggae, urban e hip hop, è organizzato da GoMad Concerti, Puntoeacapo Concerti, Molly Arts Live, I Candelai e Beatfull Extra. Da Me Gustas Tu a Bongo bong, passando dalla consacrazione di Clandestino, Desaparecido e Je ne t’aime plus: tutti, da giovani e meno, ci siamo scatenati sulle note dei ritmi irresistibili del cantautore ispano-francese, tra strizzate d’occhio al rap, al reggae e alla musica iberica. Non a caso, Chao ha sempre avuto un rapporto speciale con l’Italia, in cui sono avvenuti alcuni dei suoi show più memorabili.
Chi è Manu Chao
Manu Chao, all’anagrafe José Manuel Arturo Tomás Chao Ortega è nato a Parigi il 21 giugno 1961, figlio di immigrati spagnoli. È interprete di musica folk, reggae e latinoamericana. Canta in spagnolo, galiziano, francese, arabo, portoghese, italiano, inglese e wolof, mescolando inoltre spesso più lingue nella stessa canzone. La sua musica è caratterizzata dal confluire di diversi generi: reggae, punk, ska rock e tanti altri. Chiara e comprovata una spiccata influenza dei Clash, dal punto di vista stilistico, musicale ed ideologico.
La musica di Manu Chao
La sua musica ha subito molte influenze: il rock and roll, la chanson francese, la salsa spagnolo-americana, il reggae, lo ska e il raï algerino. Queste influenze derivano principalmente dalle sue relazioni con altri immigrati in Francia, dalle sue origini spagnole e dai viaggi in Mesoamerica come nomade. I testi trattano soprattutto di amore, di immigrazione, della vita nei ghetti e trasmettono spesso un messaggio terzomondista.
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