Un ponteggio abusivo da oltre un anno nella centralissima via Libertà a Palermo. A scoprirlo la polizia municipale che ha denunciato il titolare della ditta e il direttore dei lavori. La struttura metallica occupava quasi 500 metri quadrati. Chi di dovere avrebbe dovuto smontarla già nel dicembre del 2021.
L’intervento dello specifico nucleo dei caschi bianchi
L’attività portata avanti dal gruppo di lavoro della polizia municipale deputato alla verifica e al controllo delle concessioni rilasciate su suolo pubblico. Controlli che sono mirati anche su concessioni di passi carrabili, traslochi, ponteggi. Il nucleo opera in seno oltretutto all’unità organizzativa controllo attività produttive ed edilizie. Il sopralluogo ha interessato un cantiere ubicato nel quadrilatero compreso tra le vie Libertà, Marchese Ugo e Giorgio Montisoro, e piazza Mordini.
Lavori da finire il 29 dicembre… del 2021
La ditta titolare del cantiere era incaricata dei lavori di ammodernamento e ristrutturazione di una nota struttura alberghiera cittadina. Dai rilievi effettuati dalla pattuglia operante questa ditta si avvaleva, oltretutto, dell’ausilio di un voluminoso ponteggio abusivo che di fatto ingabbiava l’intero caseggiato. Ponteggio che occupava oltre 440 metri quadrati di suolo pubblico. Veniva rilevato, inoltre, che i lavori avrebbero dovuto concludersi entro e non oltre il 29 dicembre dello scorso anno. I caschi bianchi hanno quindi rilevato che, per quasi dodici mesi, il marciapiede di via Libertà è stato abusivamente occupato da questo ponteggio. Questo ha determinato, tra le altre cose, una situazione di intralcio e di grave pericolo per l’incolumità dei pedoni e la sicurezza urbana.
La denuncia alla Procura
Gli agenti intervenuti hanno eseguito l’immediato ripristino dello stato dei luoghi. Nel contempo hanno elevato sanzioni amministrative al legale rappresentante della ditta incaricata e al direttore dei lavori. L’accusa è di occupazione abusiva dei luoghi: Per questo la polizia municipale ha denunciato entrambi alla Procura per le ipotesi di reato degli articoli 633 e 639 bis del codice penale. Secondo quanto sostenuto dai caschi bianchi il cantiere invadeva arbitrariamente una consistente porzione di suolo pubblico “al fine di trarne profitto”.
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