I “Tardivi di Ciaculli“, mandarini tipici dell’omonimo quartiere di Palermo, sono salvi. Il Consiglio Comunale ha infatti approvato il piano triennale delle opere pubbliche 22-24, cancellando di fatto dal documento il progetto al cimitero di Ciaculli. A favore dell’atto tutti i gruppi di maggioranza (Lavoriamo per Palermo, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Nuova DC). Solo annunciata l’uscita dall’aula dei componenti di +Europa-Azione-Oso, poi ritirata e convertita in astensione. Stessa posizione presa da gruppi di Progetto Palermo, PD e M5S.

Resiste nel suo complesso il tram, in particolare la linea A, messa sotto attacco dai componenti di +Europa-Azione-Oso. Ciò in particolare dalla consigliera Giulia Argiroffi che, nella seduta di ieri, non le ha mandate a dire al Rup dell’opera Fabio Ciralli. Posizione ribadita anche nella seduta odierna, con l’esponente d’opposizione che ha accusato d’incoerenza il centrodestra per aver votato contro la cancellazione della tratta che attraverserà via Roma e via Libertà.

Fatto strano ha riguardato i pareri. Un atto passato con il parere contrario della commissione Bilancio (sulla quale si sono registrate delle critiche nelle precedenti sedute d’aula per l’assenza di alcuni componenti chiave, confermate anche oggi), senza il parere della commissione Infrastrutture e con il solo parere favorevole della commissione Attività Produttive. Discontinuità riscontrata anche sul fronte tecnico, che ha dato parere contrario ai soli emendamenti legati al sistema tram, “per difformità a quanto previsto dal piano triennale”.

Eliminato il progetto del cimitero di Ciaculli

Una modifica, quella che prevede la cancellazione del progetto del cimitero di Ciaculli, resa possibile da un emendamento proposto dalle opposizioni, a prima firma Randazzo, che ha trovato sponda nella maggioranza e nell’assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Orlando. Progetto da 12,5 milioni di euro rimasto per oltre un decennio al palo e le cui somme potranno essere reinvestite su altre opere necessarie a risolvere l’emergenza cimiteriale, come gli ampliamenti del cimitero dei Rotoli e di Santa Maria di Gesù.

Ad illustrare i motivi dell’emendamento è il capogruppo del M5S Antonino Randazzo, che ieri aveva portato in aula un sacchetto di mandarini, proprio per attirare l’attenzione dell’aula sul tema. “Non siamo impazziti. Sappiamo che c’è un’emergenza. Ricordiamo che ci sono 1200 bare a deposito. Noi riteniamo che per affrontare l’emergenza ci sono altre soluzioni ed alternative. Ci sono già dei progetti già elaborati, come l’ampliamento dei cimiteri esistenti. Riteniamo che per dare una risposta più celere ed immediate sia più opportuno utilizzare queste risorse per altre attività. Sull’area di Ciaculli, va fatto un altro tipo di ragionamento. Non va fatta una cementificazione, ma va mantenuto il verde agricolo attualmente in essere, da strutturare nel prossimo PRG”.

Soluzione condivisa anche dalla maggioranza, così come dichiarato dal capogruppo di Forza Italia Gianluca Inzerillo. “Stralciare dal programma un’opera che non verrà mai realizzata, con le criticità sorte già dalla scorsa consiliatura non vuol dire essere impazziti, bensì essere rinsaviti. Ci sarebbero terreni da espropriare, nonchè la presenza di falde acquifere con relativi aumenti di costi. Tra le altre cose, abbiamo notato che la cultura dei cittadini è cambiata notevolmente. La richiesta non va verso le tumulazioni, ma verso le inumazioni. L’ordine del giorno presentato all’unanimità dell’aula prevede una rimodulazione per l’ampliamento dei cimiteri dei Rotoli e di Santa Maria di Gesù”.

Caos sul tram, resiste la linea A

Resiste invece il progetto delle linee C, B ed A del tram. Su quest’ultima in particolare si sono registrate diverse critiche da parte del gruppo +Europa-Azione-Oso, in particolare dall’esponente di “Oso” Giulia Argiroffi. “Siamo davanti ad un doppio atto di incoerenza, da parte di chi ha votato contro un anno fà e sta andando contro quanto chiesto dalla Giunta. Molti cittadini hanno votato i gruppi di maggioranza perchè su questo punto il centrodestra ha dichiarato di voler ridiscutere il tram. Parliamo di un’opera che distruggerà la città, che non ha al momento i soldi necessari e che va contro tutti i pareri scientifici”.

“L’atto di indirizzo della Giunta non dice di eliminare nessuna tratta – ha chiarito Salvatore Orlando -. Noi come Amministrazione abbiamo fatto un atto d’indirizzo per effettuare delle modifiche sulla linea A. Siamo allineati con la maggioranza e quindi penso che non si possa votare favorevolmente all’atto. Parliamo di un progetto in stato avanzatissimo. Oggi, stralciare una linea ed aggiungerne un’altra, comporterebbe un danno all’Amministrazione”.

Ed infatti, l’emendamento è stato respinto a maggioranza dall’aula, rinviando la discussione al successivo piano triennale per le possibili modifiche alla linea A, già prospettati dal sindaco Roberto Lagalla nelle scorse settimane. Sempre a proposito del tram, passa l’emendamento del consigliere Ottavio Zacco in merito all’aggiornamento del prezziario sui parcheggi d’interscambio.

Approvato il piano triennale 22-24, cosa cambia

Una seduta caratterizzata da una lunga sospensione di un’ora per cercare di trovare una quadra fra i capigruppo. Con riguardo agli altri emendamenti, passa il primo relativo all’aggiornamento dei costi sul progetto del centro sociale Sperone, con l’aggiunta, tramite subemendamento, dell’accordo quadro per i lavori sul ponte Oreto, con un primo bando da 3,8 milioni di euro per il 2022 e da 2,4 milioni nel 2023, che però dovrà trovare conferma nella successiva approvazione del bilancio triennale 22-24. Stesso destino positivo anche per il terzo emendamento, riguardante i lavori di restauro del Giardino Inglese, con l’aumento dell’importo di spesa a due milioni di euro.

Dibattuto invece il settimo emendamento, a firma di diversi consiglieri fra cui l’ex candidato sindaco Franco Miceli. Atto relativo alla possibilità di modificare il lotto funzionale della linea D del tram, che unirà la Stazione Centrale a Bonagia. Una linea che attraverserà il fiume Oreto e che potrebbe permettere un attraversamento stabile del vallo, anche in previsione dei futuri lavori del ponte Corleone. Documento convertito in ordine del giorno e controfirmato dai gruppi di maggioranza. Ciò dopo le polemiche mosse dal consigliere di “Oso” Ugo Forello, che avrebbe voluto inserimento immediato nel piano triennale. “Il 90% degli ordini del giorno non raggiunge mai l’obiettivo – ha dichiarato l’esponente di “Oso” -. Se vogliamo fare atti concreti si fanno gli emendamenti”. Infine, passa anche il finanziamento da 4,6 milioni di euro, a valere sui fondi del PNRR, relativo alla piscina comunale coperta.

Tredici ordini del giorno

L’aula approva poi una serie di tredici ordini del giorno. Oltre al sopracitato lotto funzionale della linea D, passano anche quelli relativi per trovare i fondi per il collegamento fra via del Tritone e via Nicoletti; per l’istituzione di una cabina di una trask force per la manutenzione stradale (a prima firma Massimo Giaconia); per pubblicare i bandi di gare per i lavori previsti nell’alveo del Patto per il Sud; al fine di realizzare la variante sulla nuova fermata “De Gasperi” del passante ferroviario; per l’utilizzo dei fondi ex Gescal in coerenza con la finalità prevista, ovvero per la riqualificazione delle periferie; per impegnare l’Amministrazione a presentare, entro il primo trimestre del 2023, il successivo piano triennale; ed infine per il reindirizzamento dei fondi, precedentemente previsti per il cimitero di Ciaculli, sull’allargamento dei cimiteri dei Rotoli e di Santa Maria di Gesù.

 

 

 

 

 

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