“Il ponte Oreto andrà a gare entro fine anno grazie all’intervento del commissario“. A dichiararlo è stato l’assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Orlando, nel finale della puntata di Talk Sicilia dedicata alle Opere Pubbliche. Il viadotto sull’omonimo fiume che attraversa il capoluogo siciliano attende da più di un decennio interventi di manutenzione di una certa entità, visto lo stato di ammaloramento in cui versa. Logorio che ha dettato l’imposizione di un’ordinanza dalle forti tinte restrittive che, di fatto, ha impedito il passaggio di mezzi pesanti sulla struttura. Questione sulla quale è intervenuta una delibera di Giunta con la quale si autorizza l’avvio della gara per la ricerca della ditta che si occuperà degli interventi.
Chinnici: “Dopo 13 anni lavori vedranno luce”
Un annuncio sul quale è arrivata anche la “conferma” del capogruppo di Lavoriamo per Palermo Dario Chinnici. “Grazie al lavoro dell’Amministrazione comunale e, in particolare, dell’assessore Totò Orlando, finalmente si sblocca l’iter per i lavori di restauro del ponte Oreto di Palermo: con la delibera approvata in Giunta sarà possibile pubblicare entro dicembre la gara per il primo lotto che vale 3,8 milioni di euro, i cui cantieri potrebbero partire già nei primi mesi del prossimo anno“.
Opera, come sopra ricordato, attesa da tempo immemore. “Si tratta di un’opera finanziata con i fondi Cipe del 2009 – continua Chinnici – che finalmente dopo 13 anni vede la luce: un intervento di straordinaria importanza per la città che mette in sicurezza una delle principali arterie di collegamento di Palermo da cui ogni giorno transitano migliaia di veicoli, compresi quelli che dall’autostrada devono raggiungere il centro. Il restauro del ponte ha subito per troppi anni ritardi e intoppi burocratici che adesso saranno solo un lontano ricordo”.
La vicenda del ponte Oreto
Durante la nostra live di venerdì 22 ottobre 2021, il deputato nazionale del M5S Adriano Varrica e il consigliere comunale Antonino Randazzo avevano illustrato lo stato di avanzamento del progetto relativo agli interventi da mettere in pratica. Fu lo stesso parlamentare pentastellato ad annunciare l’accordo fra il Comune di Palermo ed Anas. Un “patto” sottoscritto per un importo complessivo da circa 3,8 milioni di euro. Fondi indirizzati alla ristrutturazione e alla messa in sicurezza del viadotto sul fiume del capoluogo siciliano, anche se ad oggi i lavori non sono ancora partiti.
Lo stesso Adriano Varrica spiegò ai nostri microfoni la cronologia dei passaggi burocratici. “Lo scorso anno ho avuto delle interlocuzioni con il Dipartimento per la Coesione. L’obiettivo era quello di salvare le risorse economiche trovate. Adesso, sono a disposizione per essere destinate all’esecuzione dei lavori. Nel momento in cui Anas acquisirà la documentazione necessaria, avvierà subito l’iter degli interventi. Un programma che prevede, al suo interno, opere di manutenzione straordinaria e quelli accessori”.
Limitazioni importanti, no al passaggio di bus e mezzi pesanti
Ritardi che hanno causato, come sopra ricordato, l’emanazione di un’ordinanza ad hoc per limitare il traffico sulla struttura. Regole messe nero su bianco nell’ordinanza del 4 aprile 2021 firmata dall’ingegnere Tonino Martelli. Il tecnico ha imposto “dove non sia ritenuta possibile la chiusura totale della struttura, quantomeno la inibizione dei passaggi pedonali (marciapiedi) e la limitazione del traffico al solo transito di veicoli leggeri, con esclusione degli autocarri (con peso superiore a 35 quintali), o altra misura ritenuta idonea”.
Un limite di peso che, di fatto, taglia fuori tutti i mezzi pesanti, anche quelli pubblici. L’autobus più piccolo, in forza ad Amat, pesa intorno a 65 quintali. Una cifra ben superiore rispetto al limite fissato dal tecnico dell’Amministrazione Comunale. Ciò ha costretto Amat ad un cambio di itinerario, facendo rientrare i mezzi in via Oreto addirittura all’incrocio con via Buonriposo.
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