La nostra proposta è quella di commissariare il ponte Oreto, così come fatto sul ponte Corleone”. A dichiararlo è il capogruppo della Lega Igor Gelarda, il quale ha condotto un sopralluogo sulla struttura di via Oreto. Come noto, il viadotto attende da anni degli interventi di manutenzione a causa delle condizioni strutturali in cui versa. Criticità che riguardano quattro dei cinque ponti che danno sul fiume Oreto. A causa dei ritardi, si è resa necessaria un’ordinanza che impone regole restrittive. Limiti rigidi per ridurre al minimo lo stress meccanico sul ponte. Fra questi, il divieto di transito per i mezzi pesanti e per i bus superiori a 35 quintali. Dettame normativo che, di fatto, spezza in due il capoluogo siciliano.

La Lega: “Cinque mesi solo per approvare il progetto

Ed è proprio Igor Gelarda ad esprime tutte le sue perplessità in merito ai ritardi conseguiti sui lavori relativi al ponte Oreto. “Ad aprile dell’anno scorso un tecnico comunale ha redatto relazione allarmante sul ponte, vietandone il transito pure ai minibus. Da aprile dell’anno scorso via Oreto è spaccata in due perché dal ponte non passano più mezzi pubblici, aggravando ancora di più la circolazione stradale e le attività commerciali della zona. In realtà, a settembre scorso l’ingegnere del Comune Tonino Martelli ha inviato gli elaborati tecnici per il progetto di consolidamento alla Giunta comunale, che con tutta calma, dopo appena 5 mesi li ha approvati“.

“Ponte Oreto va commissariato”

Ma, nonostante la presenza dei fondi e del progetto, i lavori sul ponte Oreto continuano a conseguire ritardi. Fatto per il quale il capogruppo della Lega chiede il commissariamento della struttura. “Il progetto c’è. I soldi ci sono ma sul ponte Oreto non si muove nulla, perché manca la volontà di accelerare su quelle opere infrastrutturali strategiche per la città. Per stanziare queste somme è necessario l’approvazione del bilancio e del piano triennale delle opere pubbliche. Per evitare di perdere ancora tempo, la nostra proposta è quella di commissariare il ponte Oreto. Esattamente come è stato fatto con il ponte Corleone. Per potere proseguire con procedure più snelle e veloci e mettere fine a questi decenni di vergogne sul ponte Oreto.

M5S: “Lega pensa solo ai selfie, votare il piano triennale”

Una richiesta sulla quale non appare della stessa opinione il consigliere comunale del M5S Antonino Randazzo. “Sul Ponte Oreto e’ opportuno fare chiarezza. Grazie a delle iniziative promosse e coordinate dal M5S è stato raggiunto l’accordo tra ANAS e Comune di Palermo per la messa in sicurezza del ponte Oreto (ottobre 2021). Con la sigla della convenzione attuativa per la messa in sicurezza del ponte Oreto, sono stati definiti gli accordi operativi ed avviate le attività di progettazione. L’intervento di ANAS,  consentirà di accelerare i tempi di realizzazione della manutenzione straordinaria, sopperendo così alla carenza di personale del Comune.

“Grazie a questa soluzione, mentre la Lega nord continua a fare selfie e propaganda, abbiamo allestito una struttura in grado di garantire in tempi ragionevoli la realizzazione dei lavori di manutenzione straordinaria del ponte Oreto. Chi vuole costruire e dice di avere a cuore Palermo chieda insieme al M5S l’immediata approvazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche quando arriverà all’ordine del giorno del Consiglio Comunale”.

La vicenda del ponte Oreto

Il ponte Oreto attende da anni gli interventi di manutenzione richiesti. Durante la nostra live di venerdì 22 ottobre, il deputato nazionale del M5S Adriano Varrica e il consigliere comunale Antonino Randazzo avevano illustrato lo stato di avanzamento del progetto relativo agli interventi da mettere in pratica. Fu lo stesso parlamentare pentastellato ad annunciare l’accordo fra il Comune di Palermo ed Anas. Un “patto” sottoscritto per un importo complessivo da circa 3,8 milioni di euro. Fondi indirizzati alla ristrutturazione e alla messa in sicurezza del viadotto sul fiume del capoluogo siciliano, anche se ad oggi i lavori non sono ancora partiti.

Lo stesso Adriano Varrica spiegò ai nostri microfoni la cronologia dei passaggi burocratici. “Lo scorso anno ho avuto delle interlocuzioni con il Dipartimento per la Coesione. L’obiettivo era quello di salvare le risorse economiche trovate. Adesso, sono a disposizione per essere destinate all’esecuzione dei lavori. Nel momento in cui Anas acquisirà la documentazione necessaria, avvierà subito l’iter degli interventi. Un programma che prevede, al suo interno, opere di manutenzione straordinaria e quelli accessori”.

Limitazioni importanti, no al passaggio di bus e mezzi pesanti

Ritardi che hanno causato, come sopra ricordato, l’emanazione di un’ordinanza ad hoc per limitare il traffico sulla struttura. Regole messe nero su bianco nell’ordinanza del 4 aprile 2021 firmata dall’ingegnere Tonino Martelli. Il tecnico ha imposto “dove non sia ritenuta possibile la chiusura totale della struttura, quantomeno la inibizione dei passaggi pedonali (marciapiedi) e la limitazione del traffico al solo transito di veicoli leggeri, con esclusione degli autocarri (con peso superiore a 35 quintali), o altra misura ritenuta idonea”.

Un limite di peso che, di fatto, taglia fuori tutti i mezzi pesanti, anche quelli pubblici. L’autobus più piccolo, in forza ad Amat, pesa intorno a 65 quintali. Una cifra ben superiore rispetto al limite fissato dal tecnico dell’Amministrazione Comunale. Ciò ha costretto Amat ad un cambio di itinerario, facendo rientrare i mezzi in via Oreto addirittura all’incrocio con via Buonriposo.

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