Il professore Mario Barbagallo, ordinario di Medicina interna e geriatria dell’università degli studi di Palermo è stato nominato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, tra i trenta membri non di diritto del Consiglio Superiore di Sanità per il triennio 2022-2025.

Nomina di prestigio

“La nomina del professore Barbagallo è un motivo di orgoglio e di soddisfazione per il nostro ateneo – commenta il rettore dell’università degli studi di Palermo, Massimo Midiri -. È un riconoscimento alle esperienze e alle competenze scientifiche dell’uomo e del docente che fa lustro alla nostra scuola di Medicina così impegnata nell’ambito della tutela della salute e delle politiche sanitarie nel nostro Paese. Al professore Barbagallo va il mio augurio di buon lavoro in un momento storico così unico ed importante”.

Il curriculum di spessore

Il professore Mario Barbagallo è decano a Palermo del settore Med/09, direttore della scuola di specializzazione in geriatria dell’università di Palermo, direttore dell’unità operativa complessa di Medicina e geriatria, ed ancora direttore del dipartimento assistenziale di Medicina dell’azienda ospedaliera-universitaria del Policlinico di Palermo e membro del Css nel precedente triennio 2019-2022. E’ stato presidente della sezione clinica di Iagg-er (Associazione internazionale di Geriatria-Regione Europea).

I suoi primi passi

Nato a Palermo ha conseguito la laurea in medicina nel 1983. Ha lavorato a Parma e Roma dove ha conseguito il dottorato di ricerca nel 1989. Dal 1990 al 1992 ha lavorato come ricercatore presso il centro cardiovascolare, Cornell University Medical Center, New York, NY, Usa diretto da John H. Laragh e dal 1993 al 1995 è stato Visiting Professor e Fulbright Scholar, Div. di Endocrinology and Hypertension Dept. of Internal Medicine, Wayne State University, Detroit, MI, USA. Dal 2000 è dioventato professore ordinario di medicina interna e geriatria. È un esperto di problemi legati alla prevenzione e alla cura delle malattie associate all’invecchiamento, compresi problemi nutrizionali, ipertensione, diabete di tipo 2, osteoporosi e malattia di Alzheimer.

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