Storie di ordinaria violenza che vedono impegnati gli agenti di polizia ogni giorno. Solo in questo fine settimana i poliziotti hanno salvato due donne e un ragazzo picchiato al volto dal padre.
Sono state arrestate tre persone di cui due 47enni ed un 42enne, ritenuti responsabili del reato di maltrattamenti in famiglia; inoltre un 33enne è stato arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale durante un intervento per maltrattamenti, in ordine al quale è stato denunciato.
Quattro distinti casi che, tuttavia, presentano un filo comune fatto di violenze e minacce, per un copione già visto fin troppe volte.
Il primo caso si è verificato, intorno alle 19, quando poliziotti appartenenti all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, si sono recati nei pressi di Via Imperatore Federico, dove su linea di emergenza ‘113’ è stato segnalato un cittadino ferito a seguito di una lite in famiglia.
Sul posto, gli agenti hanno notato un giovane sanguinante all’arcata sopraciliare che, prima di essere affidato a personale medico del ‘118’ per le cure del caso, ha riferito di essere stato aggredito, all’interno dell’abitazione dal proprio padre.
La lite, secondo il giovane, sarebbe nata per futili motivi, ed avrebbe raggiunto il suo apice allorquando il padre, afferrandolo violentemente per il petto, lo faceva rovinare a terra, continuando nel contempo a colpirlo.
La ferita sarebbe stata inferta da un oggetto che il padre avrebbe lanciato all’indirizzo del figlio, mentre questi cercava di sfuggire all’aggressione.
L’uomo, un 47enne, trovato all’interno dell’appartamento ancora in evidente stato di agitazione, sottoposto a controllo, è risultato avere in atto la misura della Sorveglianza Speciale di pubblica sicurezza.
L’uomo tratto in arresto per il reato di maltrattamenti in famiglia è stato associato alla Casa Circondariale ‘Pagliarelli’ a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Nel secondo episodio, agenti appartenenti al Commissariato di ‘San Lorenzo’ e all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, sono intervenuti nel quartiere Zen.
Le vittime, dopo l’ennesima lite con schiaffi e minacce di morte, sono state costrette ad abbandonare l’abitazione per trovare rifugio presso gli uffici del Commissariato di P.S., dove hanno raccontato delle continue aggressioni sia verbali che fisiche.
Tornati presso l’abitazione, poliziotti e vittime, hanno constatato come l’uomo, un 42enne palermitano, avesse in loro assenza, forzato la porta di casa, perchè privo di chiavi, riuscendo a barricarsi al suo interno.
Lo stesso, affacciatosi alla finestra dell’appartamento, ha continuato anche in presenza del personale delle ‘volanti’ di polizia a minacciare di morte moglie e figli.
Gli agenti, riusciti ad entrare all’interno dell’abitazione, hanno tratto in arresto l’uomo, conducendolo presso la Casa Circondariale ‘Pagliarelli’.
Il terzo episodio ci porta nei pressi di via Dante, dove i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico sono intervenuti per delle richieste d’aiuto provenienti dal secondo piano di una palazzina.
Sul posto gli agenti, hanno appreso dalla vittima, come poco prima il loro arrivo, a causa di una banale lite, il marito l’avesse picchiata ed afferrandola per un braccio, l’avesse minacciata di buttarla dal balcone.
La donna ha aggiunto che gli episodi di violenza erano cominciati da circa due anni, ossia da quando la stessa aveva scoperto una relazione extra coniugale del marito. Gli episodi di violenza e le minacce, sono continuate anche dopo l’arrivo degli agenti, pertanto l’uomo, è stato arrestato e condotto presso il ‘Pagliarelli’ in regime di vita comune.
Nell’ultimo episodio un uomo di 33 anni, è stato arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale ed indagato per maltrattamenti in famiglia.
Secondo quanto raccontato dalla vittima, l’uomo sarebbe rientrato a casa, probabilmente sotto l’effetto di droghe ed avrebbe cominciato ad inveire contro la propria compagna, accusandola di tradimento.
L’uomo inoltre, dirigendosi verso la sala da pranzo, avrebbe preso un coltello e l’avrebbe minacciata di morte, il tutto in presenza della bambina avuta dalla loro relazione.
La donna riusciva a scappare, chiudendo a chiave la porta della sala da pranzo con all’interno l’uomo.
I poliziotti, intervenuti, hanno subito notato un grosso coltello su un tavolo, sequestrandolo, ed hanno cercato di calmare il 33enne, ancora in stato di forte agitazione, ma senza riuscire nell’intento; infatti, questi, non curante della presenza degli agenti, minacciava di morte la compagna scagliandosi contro la stessa ed il di lui suocero.
Con non poche difficoltà l’uomo veniva bloccato e arrestato per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale, veniva inoltre indagato in stato di libertà per il reato di maltrattamenti.
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