“Sono qui perché condivido pienamente la scelta di Claudio Fava, una persona di indubbia credibilità. Son con lui per sostenerlo, per creare una Sicilia più umana”.

A parlare è Pietro Bartolo, il medico responsabile del presidio sanitario a Lampedusa, nonchè autore di un libro e ispiratore del film fuocoammare in conferenza stampa con Claudio Fava e con Massimo D’Alema proprio a Palermo.

“La scelta di Pietro Bartolo di sostenere Claudio Fava è un gesto di grande generosità e di impegno civile – ha commentato D’Alema -Gli siamo grati”.

Poi D’Alema ha proseguito il suo intervento parlando degli avversari, quelli del Pd con i quali hanno scelto di non stare “Malgrado il circo Barnum messo in piedi, da Crocetta ad Alfano, mi pare che il cosiddetto centrosinistra non riesca a prendere quota”.

“Veniamo dileggiati come quelli che vogliono fare il partitino del 3%, questo slogan sciocco e menagramo sparirà dopo il voto siciliano, vedrete”.

Parlando, poi, di immigrazione D’Alema ha criticato l’accordo Dell’Italia con la Libia “Preso dalla paura e anche dal calcolo elettorale, incalzato dalla destra razzista e leghista, il governo ha finito per cedere a quel modo di ragionare, firmando l’accordo con la Libia sui migranti”.

“Prima di firmare l’accordo con la Libia servivano delle precondizioni: affidare i campi profughi all’Onu e alle associazioni umanitarie e avere la presenza di funzionari Ue in loco per selezionare le persone, a cominciare da donne e bambini, col diritto d’asilo e accompagnarle da noi in sicurezza, togliendole ai barconi di carne umana”

“Il blocco in Libia dei richiedenti asilo e dei rifugiati si configura di fatto come un respingimento collettivo, che è proibito dalle leggi internazionali. Se il Consiglio d’Europa ha chiesto spiegazioni all’Italia lo ha fatto a ragion veduta – ha detto D’Alema – La risposta non convince, perché anche se non è l’Italia a farlo e anche vero che paghiamo i libici per farlo”.

“In Libia ci sono campi di concentramento, non ci sto se l’accordo fatto dall’Italia con la Libia serve solo a fare massacrare i migranti” gli ha fatto eco Pietro Bartolo “Noi vogliamo ricevere le persone che hanno diritto come i richiedenti asilo e i migranti economici che fuggono dalla miseria dei paesi africani e no chi come i tunisini che stanno sbarcando ultimamente in autonomia a Lampedusa e in Sicilia e con qualcuno di loro che porta scompiglio: chi non ha diritto deve stare a casa propria, e non mi si accusi di essere razzista”.

“Mentre l’Italia posiziona le navi davanti alla Libia, dalla Tunisia, ormai da un po’ di tempo, s’è aperto un fronte migrazione, con arrivi in autonomia nelle coste di Lampedusa e in quella della Sicilia. Perché l’Italia non va in Tunisia? Nei campi libici bloccano i rifugiati che hanno diritto all’asilo e da un mese e mezzo non arrivano più da noi, invece arrivano persone che non hanno diritto all’accoglienza perché non mi pare che in Tunisia ci siano problemi economici o politici”.

Non tardano i commenti alle dichiarazioni di D’Alema, in primiis quella di Gianpiero D’Alia, coordinatore nazionale dei Centristi per l’Europa: “Spiace che l’acredine del presidente D’Alema per i suoi ex compagni di partito lo porti ad usare espressioni infelici verso una coalizione che annovera anche qualche ex ministro del governo da lui presieduto, un esecutivo che se non ricordo male si reggeva su una maggioranza garantita da un cospicuo numero di transfughi dell’allora Polo delle Libertà. Ma si sa in campagna elettorale i circhi sono sempre quelli degli altri”.

Leggi qui di seguito tutti i candidati di tutte le liste

LEGGI QUI I LISTINI DI TUTTI GLI OTTO CANDIDATI PRESIDENTE

Liste Pd

Liste Ap-Centristi

Lista Pdr-Sicilia Futura

Lista Micari 

Liste Udc

Lista Forza Italia

Lista Diventerà Bellissima

Lista FdI – NcS

Lista Autonomisti e popolari

Lista Movimento 5 Stelle

Lista Cento Passi

Lista Noi con Busalacchi

Lista Siciliani Liberi con Roberto La Rosa

Lista Civica per il Lavoro

Lista Casa Pound

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