“È gravissima la violazione dell’articolo 18 sulla libertà di associazione della nostra Carta costituzionale perpetrata dalla ‘legge Fava’ che obbliga i parlamentari dell’Assemblea regionale siciliana a dichiarare la propria appartenenza alla massoneria. La legge marchia pretestuosamente i massoni italiani sottintendendo arbitrariamente che, per tale loro preferenza associativa, essi non siano persone oneste, la qual cosa è inammissibile”.
Lo dice Michele Ferraro, presidente della Federazione italiana dell’Ordine massonico misto internazionale “Le droit humain”, che stigmatizza il provvedimento del presidente della Commissione regionale antimafia Claudio Fava appena approvato dall’Ars. Già nei giorni scorsi il Gran maestro Bisi aveva parlato di ‘legge mostruosa’
“Già nel 2007 la Corte europea dei diritti dell’uomo aveva condannato lo Stato italiano per una legge della Regione Venezia Giulia dal portato perfettamente sovrapponibile a quella della Regione siciliana. Perseverare in questo genere di iniziative discriminatorie – aggiunge – dimostra non soltanto una plateale ignoranza sul reale portato etico e spirituale della massoneria, ma soprattutto manifesta, in Italia, una pericolosa deriva autoritaria”.
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