Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha accolto questa mattina, assieme al presidente dell’Assemblea regionale Gianfranco Micciché e al sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al suo arrivo nell’aula bunker del carcere Ucciardone per partecipare alla cerimonia organizzata dal ministero dell’Istruzione e dalla fondazione Falcone in occasione del 29° anniversario della strage di Capaci. Una cerimonia solenne ma senza pubblico per le norme anticovid19 in vigore per il secondo anno consecutivo in occasione delle manifestazioni per Falcone

Musumeci ha poi partecipato, alla caserma Lungaro, sede del reparto scorte della Questura di Palermo, alla deposizione di una corona d’alloro sulla lapide dei caduti nelle stragi e allo svelamento della teca in cui sono conservati i resti della Fiat Croma “Quarto Savona 15”, l’auto di scorta del giudice Falcone.

Sì alla memoria non alle passerelle

A margine delle manifestazioni è però arrivata la polemica del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè “Che ancora si tenga alto il livello della memoria è assolutamente corretto, non so se tutte queste passerelle hanno un senso. Vedo l’impegno con cui Maria Falcone e altri si adoperano, ma forse a partire dal prossimo anno bisognerebbe cominciare a pensare a qualcosa di diverso: un convegno, o una lezione di storia”. Così il leader di Forza Italia in Sicilia e presidente dell’Assemblea siciliana, Gianfranco Miccichè, a margine della celebrazione dell’anniversario della strage di Capaci.

Il Presidente dell’Ars lancia la sua idea ma dice “nessuna polemica”

“La memoria va mantenuta, per carità, ma le solite passerelle, uguali tutti gli anni… – aggiunge Micciché – Cominciano a essere meno utili di quanto non fossero una volta. Nessuna polemica però, sono felice di essere qua. Bisogna studiare qualcosa di diverso, altrimenti rischia di diventare una cosa ripetitiva che poi finisce col perdere l’importanza quando invece, l’importanza, è altissima tuttora. Forse meglio insegnare ciò che è successo piuttosto che fare la passerella”.

Articoli correlati