Dall’aula Bunker alla Caserma Lungaro è il giorno della memoria. Una memoria forte scandita da presenza importanti a iniziare dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per proseguire con il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e quello dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

Non ci sono le navi ma c’è il Ministro

“A Palermo con studentesse e studenti per onorare la memoria di Falcone e Borsellino. Palermo Chiama Italia e la scuola risponde. Siamo in diretta su Rai1. Da oggi mi trovate qui e anche su Instagram” scrive il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi su Twitter, aggiungendo l’hashtag #dicosasiamoCapaci.

Il ministro a Palermo ha ringraziato gli studenti che hanno suonato l’inno nazionale. “Tutti i ragazzi delle scuole d’Italia sono con voi – ha detto – rispetto della legalità significa rispetto per il Paese e rifiuto di ogni violenza. Il Paese riparte dai ragazzi, dalle ragazze, dalle bambine e dai bambini”.

Il metodo Falcone

“Il metodo di Giovanni Falcone era quello di creare una una rete tra organismi investigativi come al tempo del terrorismo. Era un’intuizione fondamentale” secondo il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese intervenuta nell’aula bunker dell’Ucciardone dove si ricorda la strage di Capaci. “Quel metodo – ha detto Lamorgese – è stato un punto di forza di un metodo che era cominciato con Rocco Chinnici ed era proseguito con Antonino Caponnetto: in sostanza, indagini mirate e collegate”. La ministra ha poi parlato dell’espansione della mafia al Nord. “Non ha confini, ha detto. “E soprattutto è riuscita a infiltrarsi nell’economia legale tra cui i settori sanitari”.

La mafia esiste ancora, parola di Mattarella

“E’ sempre di grande significato ritrovarsi nel bunker, un luogo di grande valenza simbolica, dove lo Stato ha assestato importanti colpi alla mafia” ha detto il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, nel bunker dell’Ucciardone per la celebrazione dell’anniversario della strage di Capaci. “La mafia esiste ancora, non è stata sconfitta. E’ necessario tenere sempre attenzione alta e vigile da parte dello Stato”.

“Sentimenti di contrapposizione, contese, polemiche all’interno della magistratura minano il prestigio e l’autorevolezza dell’organo giudiziario”.

“La credibilità della magistratura e la capacita di riscuotere fiducia è imprenscindibile per lo svolgimento della vita della Repubblica: gli strumenti non mancano, si prosegua a fare luce su ombre e sospetti: si affrontino in maniera decisiva i progetti di riforma”.

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