I carabinieri della compagnia di San Lorenzo, guidati dal maggiore Andrea Senes hanno eseguito un’ordinanza cautelare su ordine del gip nei confronti di 25 persone coinvolte in maxi furti di benzina di carburante dai mezzi della Rap, l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti nel capoluogo siciliano.

Per 21 sono scattati gli arresti, per 13 in carcere e 8 ai domiciliari, per quattro obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti e ricettazione, falsa attestazione della presenza in servizio e furto aggravato.

I furti venivano commessi nella discarica di Bellolampo quando i mezzi arrivavano nell’impianto per conferire i rifiuti. Almeno mille litri di gasolio ogni giorno.

Tra gli arrestati nell’operazione Beautiful Flash ci sono 10 dipendenti della Rap, due ex gestori di impianti di carburante in via Leonardo da Vinci e gli altri sono ricettatori che acquistavano il carburante e lo rivedevano.

Le indagini dei carabinieri sono state coordinate dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dal sostituto Enrico Bologna.

Tutti erano organizzati secondo ruoli ed incarichi ben delineati (la vedetta, l’autista, l’addetto al rifornimento) ed in costante contatto tra loro, utilizzando un linguaggio criptico per simulare le intenzioni illecite, le stesse realizzavano i furti durante i turni di lavoro, prelevando il carburante dagli autocompattatori, dalle autocisterne e dagli altri mezzi aziendali della discarica; è stato registrato un prelievo medio giornaliero di circa 1.300 litri di carburante.

L’attività del gruppo veniva diretta da un dipendente dell’azienda, che sovrintendeva alle fasi decisionale, organizzativa ed esecutiva, provvedendo anche al reclutamento dei complici esterni all’azienda ed all’individuazione dei soggetti a cui vendere il carburante.

Erano state ideate anche le modalità per eludere i controlli amministrativi dell’azienda: alla richiesta delle ore di lavoro effettuate e riportate dai veicoli, veniva infatti comunicato un quantitativo superiore rispetto a quello realmente posto in essere, mentre per evitare che i veicoli si guastassero, gli stessi venivano lasciati accesi durante le operazioni di prelievo del carburante

In varie circostanze è stato riscontrato che i soggetti esterni alla Rap, dopo essere entrati nella discarica a bordo dei veicoli privati, hanno collaborato attivamente con i dipendenti dell’azienda ad asportare il gasolio dai mezzi.

Oltre ai 13 indagati facenti parte dell’associazione, il G.I.P. ha inoltre ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza a carico di ulteriori 12 persone, due responsabili di furti – anch’essi dipendenti della R.A.P. – e 10 ricettatori del carburante prelevato.

All’operazione dei Carabinieri hanno preso parte 150 militari compresi cinofili, rinforzi del 12° Reggimento ed un elicottero.

Le indagini sono iniziate il 5 giugno del 2018 quanto i carabinieri avevano fermato cinque dipendenti della Rap, e un’altra persona, intenti a rubare il gasolio nel parcheggio della discarica di Bellolampo. le indagini a Bellolampo dei carabinieri andavano avanti da mesi.

Era emerso nel tempo che c’erano ammanchi di carburante dai mezzi che si occupano della raccolta dei rifiuti. La discarica era tenuta sotto controllo. A giugno nel corso del furto è scattato il blitz. I cinque dipendenti della discarica dalla Rap insieme ad un’altra persona trovata nei pressi del mezzo avevano già prelevato 900 litri di gasolio. Adesso l’indagine si è chiusa e sono scattati gli arresti.

 

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