Un altro medico aggredito a Palermo. Salvatore Petta, gastroenterologo dell’ospedale Policlinico, è stato picchiato da due uomini che gli hanno provocato diverse fratture. Una donna ieri aveva chiesto di restare in reparto oltre l’orario consentito per le visite. I medici le hanno detto che non era possibile. La donna è andata via ed è tornata accompagnata da due uomini, il padre e il fratello, che hanno picchiato il medico con calci e pugni.

Lanciata anche una scrivania

Uno dei due aggressori ha lanciato una scrivania. I due sono stati identificati e sono in corso indagini per accertare le responsabilità. La prognosi del medico è di 40 giorni. È stato sottoposto ad una tac per accertare se le percosse avessero provocato o meno danni cerebrali.

La ricostruzione dei fatti

Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, terminato l’orario di visita consentito ai parenti, il medico di guardia aveva invitato la figlia di una paziente ad uscire rispettando quindi gli orari previsti. Di fronte alle insistenze continue e ripetute di voler rimanere con la madre, il professionista aveva manifestato la disponibilità a discutere per valutare una soluzione, ma non c’è stato il tempo. Nell’arco di pochi minuti la figlia ha permesso il passaggio in reparto del padre e del fratello che hanno fatto irruzione colpendo il professionista con calci e pugni, scaraventandogli addosso anche una scrivania e procurandogli una lussazione alla spalla e una frattura dell’omero.

Il commissario: “Atto grave”

“Un episodio grave e ingiustificabile – ha sottolineato il commissario straordinario del policlinico di Palermo, Alessandro Caltagirone -. Esprimo la mia personale vicinanza e solidarietà al professionista aggredito. Di certo in questa occasione la dinamica dei fatti ha favorito l’ingresso degli altri parenti e la conseguente aggressione. La struttura è presidiata dai servizi di vigilanza, ma non è possibile in modo assoluto controllare tutti coloro che transitano nei viali interni, tanto più chi, come in questo caso, ha il passaggio favorito da un parente all’interno. Condanniamo con fermezza ogni atto di violenza e valuteremo, atto che spetta all’Azienda, di costituirci parte civile nel procedimento penale che verrà determinato”.

Due giorni fa altra aggressione

Appena due giorni fa sempre a Palermo una pediatra è stata aggredita all’ospedale Villa Sofia da un uomo di 36 anni e una donna di 55 anni. I due sono stati identificati dagli agenti del commissariato San Lorenzo e denunciati. Il medico, durante il turno di lavoro, è stata avvicinata dai due con fare minaccioso. La donna ha chiamato subito aiuto. I soccorsi sono arrivati nell’immediato. Un’altra aggressione di un paziente nei confronti di un medico del pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia di Palermo risale al 21 giugno, appena una ventina di giorni fa. In quel caso l’uomo è stato denunciato dalle forze dell’ordine dopo aver fratturato il setto nasale al medico.

Aggressioni in ospedale continue

Sono continue le aggressioni negli ospedali siciliani dove i medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario in servizio continuano a chiedere maggiore sicurezza.  Solo pochi giorni prima un palermitano di 45 anni è stato denunciato per avere danneggiato il triage al pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo.  L’uomo si trovava da alcuni giorni ricoverato in ospedale. I medici avevano disposto le dimissioni. Ma il paziente non aveva alcuna intenzione di lasciare l’ospedale. Così ha iniziato ad inveire contro i medici e con un pugno ha danneggiato il box del triage nell’area di emergenza. Sono intervenuti i carabinieri in soccorso dei sanitari e il palermitano è stato denunciato.

Il sindaco Lagalla “Solidarietà al medico, mi auguro si riprenda presto”

Anche il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla è intervenuto sull’episodio condannando quanto successo e mostrando solidarietà verso il dottore che ha subito l’aggressione. “Qualsiasi tipo di aggressione al personale sanitario all’interno delle strutture ospedaliere è intollerabile e ingiustificabile. Esprimo solidarietà e vicinanza nei confronti del medico del Policlinico preso a calci e pugni, al quale va il mio augurio di una pronta ripresa. Pure la sala medici messa a soqquadro da atti vandalici rappresenta un’offesa a tutto il personale sanitario, al quale va il mio ringraziamento per il lavoro svolto anche in condizioni di emergenza e difficoltà”.

Bonsignore “Torniamo a chiedere la tutela fisica degli operatori sanitari”

“Ennesima aggressione ai danni di un medico ospedaliero. Stavolta è toccato a un medico del Policlinico di Palermo. Non è certo una novità e non sarà neanche l’ultima volta visto che all’arrivo di polizia o carabinieri questi delinquenti vengono identificati e denunciati all’autorità giudiziaria e prontamente rimessi in circolazione e in condizione di tornare immediatamente a delinquere”. Lo dichiara in una nota, il segretario regionale Cimo Giuseppe Bonsignore.

“A poco serve esprimere pubblica solidarietà al malcapitato collega cui è toccato il proprio turno di essere aggredito, insultato, offeso, malmenato in maniera selvaggia, violato nella propria dignità professionale ed umana se, oggi come in passato, le istituzioni preposte non garantiscono l’incolumità del personale sanitario durante lo svolgimento del proprio lavoro. Il breve periodo degli “eroi” della pandemia è durato lo spazio di un mattino e i medici ospedalieri sono tornati a fare da bersaglio e da sfogatoio di una rabbia sociale che serpeggia soprattutto in contesti sociali degradati pronta ad esplodere nella violenza più bieca. E nessuno fa niente per limitare i danni, tanto le botte le prendono medici e infermieri. Troppo spesso leggiamo che gli aggressori hanno eluso la vigilanza, ma questo non è accettabile e significa che quanto fatto finora non è lontanamente sufficiente a tutelare medici e infermieri. Per l’ennesima volta – conclude Bonsignore – torniamo a chiedere di mettere in campo tutte le misure necessarie a tutelare l’integrità fisica degli operatori sanitari prima che la situazione precipiti o che la prossima volta accada qualcosa di ancora più grave”.

“La situazione drammatica dei Pronto Soccorso siciliani. Analisi dei problemi e proposte per risolverli”, sarà l’oggetto della conferenza stampa organizzata dalla segreteria regionale Cimo (Confederazione Italiana Medici Ospedalieri) e della Federazione Cimo-Fesmaed (Federazione Sindacale Medici Dirigenti) della Sicilia, domani, martedì 12 luglio, alle 11, a Villa Magnisi, sede dell’Ordine dei medici di Palermo.

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