Un luogo di memoria dinamica tra passato e presente per promuovere la cultura di impegno alla lotta alla mafia. Nella suggestiva cornice di palazzo Jung a Palermo, la Fondazione Falcone ha aperto le porte del primo museo in Europa interamente dedicato al presente, un progetto ambizioso che promette di far rivivere l’impegno civile e la lotta contro le mafie attraverso una prospettiva contemporanea e coinvolgente. In anteprima al pubblico, la “biblioteca blu dedicata al novecento” ha svelato parte di ciò che sarà il fulcro di questo spazio culturale: la galleria del presente, un giardino monumentale con una caffetteria sociale e la casa dei bambini, che insieme compongono un’esperienza immersiva.
Il museo del presente, curato da Alessandro De Lisi, si erge come omaggio alle figure leggendarie della magistratura, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nonché a tutte le vittime della mafia. Tale progetto ambisce a trasmettere l’eredità di sacrificio e coraggio di coloro che hanno combattuto per un’Italia libera da criminalità organizzate.
Il Museo del Presente
Il museo del presente si propone di narrare attraverso esposizioni mutevoli e ampi spazi di dialogo, l’essenza di un impegno che va oltre l’eroismo individuale, per abbracciare un’etica profonda di generosità e trasformazione sociale. “Giovanni disse: ognuno di noi deve fare la propria parte – dichiara Maria Falcone, presidente della Fondazione Falcone – così abbiamo creato la Fondazione che in questi anni ha cercato di mantenere viva la memoria attraverso varie attività”.
In un connubio tra passato e presente, il museo si configura come un luogo di memoria dinamica, in cui le storie di coloro che hanno lottato per la legalità si intrecciano con le sfide attuali, proponendo al visitatore riflessioni profonde e stimolanti sul ruolo collettivo nel promuovere una cultura di impegno e legalità.
La Biblioteca Blu
Nello storico palazzo Jung di Palermo, ha preso vita oggi, 16 aprile 2024, un nuovo capitolo della cultura della legalità: la biblioteca blu, fulcro della sala degli incontri e delle iniziative culturali che proprio qui prenderanno forma. La biblioteca si propone di essere non solo un luogo di lettura e di conoscenza, ma un’officina di pensiero e proposte sociali, strettamente legata alla città e al suo contesto storico.
Situata nella vasta sala principale del palazzo, la biblioteca blu accoglie un vasto assortimento di volumi dedicati alla storia, all’economia, alle arti visive, alla letteratura, alla poesia e alle biografie del novecento e del secolo attuale, selezionati con l’obiettivo di promuovere la cultura della legalità e la lotta attiva contro le mafie. Ogni titolo presente nelle scaffalature è stato scelto con cura per offrire ai visitatori non solo un viaggio nella conoscenza, ma anche un’occasione per approfondire tematiche fondamentali per la società contemporanea.
La Galleria del Presente
A partire dal 23 maggio, il pubblico avrà accesso al cuore pulsante del progetto, un luogo che si configura come l’epicentro delle emozioni e delle testimonianze legate alla lotta contro il crimine organizzato: la galleria del presente. Questo spazio espositivo, concepito come luogo del tempo, promette di trasportare visitatori in un viaggio attraverso le vittorie della collettività, degli uomini coraggiosi e dello Stato contro la criminalità organizzata, offrendo una visione unica che intreccia passato e presente in un dialogo artistico e culturale.
All’interno della galleria del presente, le opere d’arte del passato si fondono con creazioni contemporanee, capolavori della pittura italiana, fotografie, arte multimediale e oggetti simbolici del lavoro e dell’impegno del pool antimafia. Attraverso un’esperienza multisensoriale, i visitatori avranno la possibilità di immergersi in un percorso che consente di toccare con mano la storia, di percepire gli odori e i profumi di un’epoca segnata dalla ferma determinazione di una comunità pronta a combattere le ingiustizie e a difendere i valori fondamentali della legalità.
Il Parco monumentale
Con l’apertura del parco Jung, il museo del presente si estende oltre i confini dell’edificio, trasformando l’ampio giardino storico in un luogo unico che coniuga design, arte e memoria e responsabilità sociale. Questo paradiso verde diventa così il primo design park aperto al pubblico nel contesto del progetto della Fondazione Falcone, offrendo non solo uno spazio di contemplazione e relax, ma anche un’occasione per riflettere sul significato della memoria e dell’impegno civile nella lotta alla criminalità organizzata.
Il parco Jung accoglie alberi secolari come il maestoso ficus magnolia, arricchito da nuove piante e fiori ornamentali ispirati ai viaggiatori dell’ottocento. Lungo i sentieri del parco, verranno installate opera di design che rappresentano simbolicamente la memoria delle vittime della strage di Capaci, come le cinque lampade a forma di giganti papaveri rossi, che si ergono come omaggio alle vite spezzate dalla violenza mafiosa.
Al centro del parco troverà spazio la caffetteria etica, luogo d’incontro dove la fragilità si unisce alle eccellenze culinarie siciliane e italiane, sottolineando il valore della responsabilità sociale e dell’imprenditorialità solidale. I proventi generati da questa caffetteria saranno interamente devoluti a progetti sociali volti all’inclusione delle fragilità e al sostegno di mostre e ricerche del museo del presente, creando un circolo virtuoso di solidarietà e cultura.
Sarà presente anche un bookshop, un punto di riferimento per la promozione di elementi, volumi, opere e oggetti di design delle aziende che hanno aderito al progetto della Fondazione Falcone.
La casa dei bambini
Sempre negli spazi del parco storico un progetto speciale riguarda la ex casa del custode, per la quale si sta lavorando ad un’infrastruttura per l’accoglienza all’infanzia. Una vera e propria kinder räume dove sperimentare forme di gioco e di disegno, marionette, narrazione per l’infanzia e la prima scolarizzazione, attraverso laboratori, workshop e appuntamenti speciali, curati in collaborazione coi più importanti musei italiani e d’Europa, fortemente specializzati nell’accessibilità creativa dell’infanzia.
Un progetto per una partecipazione complessiva al valore della cultura del rispetto di comunità, del prossimo, delle identità e del bene collettivo: l’ingresso da via Pardi al parco storico e quindi al museo dichiara così inequivocabilmente l’attenzione al futuro, con il naturale legame ai più piccoli costruttori del domani.
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