“Mi mancano un sacco di soldi, entrate gonfiate dei tributi, minchia mi viene da piangere. Siamo falliti, siamo falliti… non voglio rimanere schiacciato, io non lo so gestire il dissesto”, così Paolo Bohuslav Basile, ragionerie generale del Comune di Palermo (tra gli indagati nell’inchiesta che fa tremare Palazzo delle Aquile) si sfogava al telefono con un collega parlando del del bilancio di previsione appena approvato. È solo una delle intercettazioni shock pubblicate oggi da Repubblica.

Entrate gonfiate

Nell’inchiesta sul falso in bilancio comunale, che vede indagato il sindaco Leoluca Orlando insieme ad altre 23 persone fra ex assessori e dirigenti comunali, si scoprono le prime intercettazioni. Per la Procura di Palermo, le intercettazioni dimostrerebbero che gli ultimi bilanci del Comune sarebbero falsi, perché fondati su “entrate gonfiate”, proprio come diceva il ragioniere generale.

«Voglio vedere appena gli scriviamo che le previsioni sono tutte gonfiate, che le pratiche non sono lavorate, che il ruolo è sporco, che lotta all’evasione non se n’è fatta per niente». Così Maria Mandalà, dirigente del Settore Tributi non coinvolta in questa inchiesta, si era sfogata al telefono col ragioniere generale, dopo aver appena preso il posto di Leonardo Brucato (che è invece indagato). “Sono più di diecimila pratiche non assegnate”.

“A calci nel culo”

Il 31 luglio 2019, Basile telefonava allarmato all’assessore al Bilancio, Roberto D’Agostino (anche lui oggi indagato) e dichiarava: «Brucato va licenziato… Appena approfondirò queste cose lo prenderò a calci nel culo», riporta oggi Repubblica.

Il 2 agosto 2020, l’assessore D’Agostino avrebbe detto al collega Giuseppe Mattina: «Tu lo sai cosa mi ha lasciato Brucato, per cui stiamo facendo un procedimento disciplinare pesante. Abbiamo delle situazioni fasulle per quanto riguarda le entrate. Abbiamo dichiarazioni false per quanto riguarda gli accertamenti».

Tributi mai riscossi

Scrive la Guardia di finanza: «La dottoressa Mandalà ha trovato che la concessione delle antenne della Rai in 30 anni non è stata mai pagata e che solo negli ultimi cinque anni ammonta a circa 20 milioni» .

Rap, “Sono dei delinquenti”

In un’intercettazione, Basile non aveva usato mezzi termini parlando della Rap dopo aver saputo che «la perdita effettiva è 13 milioni e nove, non 12» aveva sbottato: «Sono dei delinquenti».

Boicottaggi politici

«Ieri – si sfogava Basile con la Mandalà Il 5 settembre 2019 – sono andato dal sindaco a dire: “Siamo morti. Non possiamo fare il bilancio venti … ci si rende conto della gravità? Ora la Regione, i rifiuti, i boicottaggi politici non gli fanno la discarica prima perché Orlando deve morire… cose allucinanti. E noi moriamo, cioè una città con un milione di abitanti muore per queste beghe politiche».

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