“Se sarà necessario arrivare allo scontro istituzionale per fermare i provvedimenti del Dpcm, bisognerà farlo per non lasciare morire l’economia siciliana”: E’ quanto dichiarato dal presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè a margine dell’avvio della staffetta nazionale di scrittura 2020/21 “Bella è la vita” che quest’anno, alla diciottesima edizione, è partita da Palermo. “Ho parlato – ha aggiunto Miccichè – con il presidente della Regione Nello Musumeci: domani, sarà in Aula, vedremo se riusciremo ad ottenere qualche risultato legislativo, magari sugli orari, incompatibili per la vita delle città siciliane”. Miccichè non ne fa una questione di attacco politico al governo centrale, ma di sopravvivenza per l’economia dell’Isola: “Non ci riprenderemo. Abbiamo lasciato sul tappeto nove miliardi, l’11 per cento del Pil, si prevedono numeri spaventosi sui licenziamenti da qui a fine anno. Per noi la chiusura è più pericolosa e fa più danni del virus”.
L’iniziativa presentata questa mattina prevede il coinvolgimento di 100 scuole siciliane, 1200 italiane ed ha come epicentro il liceo classico Garibaldi, per un totale di 50 mila studenti coinvolti, anche stranieri. Nella sala stampa dell’Ars si è svolto un dibattito, da remoto, moderato da Andrea Iovino, presidente Bimed, fra studenti, docenti, scrittori, intellettuali collegati da tutta Italia, da cui sono emersi perplessità, paure sul futuro, ma anche speranze per un domani che non si potrà ricostruire senza la coesione fra tutti, coniugando saperi antichi e competenze moderne, fra cui una conoscenza quanto più ampia possibile delle lingue. Protagonista del dibattito, l’attualità vampirizzata dal dilagare del covid e dai provvedimenti dispiegati per tentare di arginarne i danni. Sospeso l’evento in presenza con mille studenti al Politeama, domani, e visite soltanto virtuali a Palazzo dei Normanni. La staffetta di scrittura nazionale è un format su cui si confronta la comunità educante più vasta d’Europa: cinquantamila studenti italiani e stranieri scriveranno un racconto. Il tema è “la vita” e coinvolge tutti i segmenti formativi sul confronto conforto pedagogico, la capacità di partire da un’interlocuzione binaria fra scienza e coscienza.
“Ci saranno – ha detto Iovino – gli incontri formativi dal Garibaldi. Parleremo anche di come un Ateneo italiano sia riuscito a fare dialogare sette ragazzi che parlano sette lingue diverse, ognuno mantenendo il proprio idioma”
“Questo palazzo – ha concluso Miccichè – è un simbolo di integrazione, come quella che costruite voi fra il digitale e l’analogico. Per questo non comprenderò mai chi mi dice di non accettare chi arriva dall’altro lato del Mediterraneo, che è una sorta di condominio dove siamo accomunati dalla povertà, ma anche dalla civiltà. Vi attendo in presenza a Palermo, non appena sarà possibile, per scoprire le meraviglie di questo palazzo”.
Maria Modica
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