“Disorganizzazione e caos, questo registriamo a pochi giorni dalla riapertura delle scuole siciliane al tempo del Covid”, è la denuncia della sigla sindacale Uil dopo l’apertura delle scuole in Sicilia. 

Il sindacato evidenzia tutte le criticità rilevate fino ad oggi all’interno delle scuole di Sicilia. “Per quanto riguarda le misure di sicurezza sono numerosi i lavoratori che segnalano la fornitura di mascherine e gel non certificati e privi di garanzia”, aggiunge Claudio Parasporo, segretario generale della Uil Scuola. “E non mancano scuole che adottano orari di lavoro in completo contrasto con quanto previsto dal contratto nazionale di lavoro o che inventano la didattica a distanza solo per singoli alunni. Ci sono classi stravolte per formare quelle cosiddette “covid”, anche con alunni di sezioni diverse”. Il sindacato ha chiesto al ministero dell’Istruzione e all’Ufficio scolastico regionale che si mettano subito in campo tutti gli strumenti necessari per garantire la sicurezza dei lavoratori e il diritto allo studio di tutti gli allievi.

Intanto arrivano da tante parti dell’Isola le proteste e le segnalazioni. Ad Aragona, in provincia di Agrigento, i genitori degli alunni hanno chiesto al Governatore Musumeci di chiudere le scuole. “Negli ultimi giorni – spiegano alcuni genitori – la situazione epidemiologica nella nostra comunità, ci desta forte preoccupazione. Solo negli ultimi giorni, si sono registrati ben 16 casi. E se all’inizio il focolaio era circoscritto in ambito familiare, adesso si sta allargando a macchia d’olio coinvolgendo anche i dipendenti di un’azienda. Nessuno vuole mettere in atto una caccia alle streghe e siamo vicini alle persone contagiate e alle loro famiglie – raccontano – ma dobbiamo essere razionali e capire che la chiusura delle scuole deve avvenire in maniera repentina”.

Troppo lenta anche la consegna dei banchi monoposto, avviata in Sicilia nei primi giorni di settembre e non ancora ultimata. Sono tante le scuole del Capoluogo ancora prive di banchi ma anche in provincia le cose non vanno meglio. Come fanno sapere diversi Dirigenti scolastici, l’arrivo dei carichi dovrebbe sbloccarsi nel giro di qualche settimana e si prevede che nel corso delle prime settimane di ottobre dovrebbero iniziare ad essere consegnati gli arredi scolastici acquistati dal Ministero.