Importante riconoscimento al brigadiere dei carabinieri, il palermitano Michele Lo Verde. Il suo gesto eroico di sventare una rapina in un supermercato è diventato un simbolo per i valori dell’Arma. Ieri a Messina, nel corso delle celebrazioni per ricordare i 208 anni dalla fondazione dei carabinieri, Lo Verde è stato insignito con la medaglia di bronzo al valore dell’Arma. Si tratta della 33esima medaglia concessa dal 1793 ad oggi e l’unica che è stata consegnata a un militare nel comune di Palermo. Questa medaglia è stato il riconoscimento più importante concesso durante lo svolgimento della manifestazione.
Il suo coraggio
Lo Verde, libero dal servizio, ha affrontato l’8 aprile del 2021 ben quattro criminali intenti a rapinare un supermercato di Palermo. Durante l’azione, con grande rapidità e decisione, riuscì a sventare l’atto criminoso, bloccando uno dei quattro rapinatori e recuperando nell’immediatezza l’intera refurtiva. I complici vennero arrestati dopo qualche mese a seguito di indagini.
Chi è Lo Verde
Brigadiere, 44 anni, Michele Lo Verde è palermitano d’origine. Conta 25 anni di vita militare alle spalle, di cui 3 anni svolti in teatri operativi di guerra all’estero, dai Balcani all’Afghanistan nell’operazione Enduring Freedom. Al momento è in servizio al nucleo radiomobile di Palermo.
La visita del presidente Musumeci
La medaglia è stata consegnata dalle mani del comandante interregionale carabinieri “Culqualber”, il generale di corpo d’armata Riccardo Galletta, e dal presidente della Regione Nello Musumeci che ieri è stato in visita a Messina per le celebrazioni. “La mia presenza qui – ha detto Musumeci – serve a testimoniare la gratitudine e il riconoscimento dei siciliani nei confronti dell’Arma dei Carabinieri. Non riesco a immaginare la vita delle nostre comunità senza una stazione dei carabinieri, senza donne e uomini in divisa, che giorno e notte sono accanto a chi ne ha bisogno. Ho voluto manifestare al generale Galletta, comandante interregionale, questo sentimento di devozione nei confronti dell’Arma da parte dei siciliani”.
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